IN GERMANIA HA VINTO UNA DESTRA NUOVA: DIRITTI CIVILI, DIALOGO CON GLI IMMIGRATI, MENO TASSE
LA “DISCO-DESTRA” HA CONQUISTATO I TEDESCHI: PIU’ LIBERTA’, STATO PIU’ LEGGERO, SOCIETA’ APERTA, PIU’ SCUOLA E BATTAGLIE PER I DIRITTI CIVILI, TUTELE SOCIALI… VINCONO I LIBERALI DELL’INTELLETTUALE GAY WESTERWELLE… IN ITALIA SIAMO ANCORA AL BECERISMO
Ha vinto Angela Merkel, proponendo agli elettori tedeschi l’alleanza coi liberali nella Kleine Koalition, ma il suo partito, la Cdu-Csu, è sceso al 33,8% dei voti, il peggiore risultato da decenni. Ha perso molti voti, ma tutti travasati nel Fdp, il partito liberale tedesco, che ha raggiunto un incredibile 14,7%.
In questa evidente relazione sta il messaggio che l’elettorato tedesco ha voluto inviare alla cancelliera: ci vuole più coraggio nell’attuare finalmente la riduzione delle tasse e sul terreno del riconoscimento dei diritti civili.
Il nuovo non è stato saputo interpretare dai socialisti che hanno perso ilo 12%, mentre salgono al 12,5% i comunisti della Linke e al 10,5% i Gruenen (Verdi) che in Germania sono più di centro che di sinistra.
E la Merkel ha compreso l’imput elettorale e già lavora a un governo che ha come programma “sgravi fiscali per una maggiore occupazione, più spese per l’istruzione, disarmo delle grandi potenze, difesa dell’equilibrio sociale e dell’economia sociale di mercato”.
L’ Fdp porterà invece l’immagine e i contenuti di un centrodestra “soft and cool”, quella che è stata definita “discodestra”: multiculturale, tollerante, aperta al mondo, mano tesa ai migranti.
“I diritti civili sono prioritari, vanno presi più sul serio” annuncia il leader vincente dei liberali Guido Westerwelle, intellettuale gay dichiarato.
Diritti civili, società più aperta, più scuola, Stato più leggero, più liberta per le imprese ma soprattutto per ogni cittadino.
Il successo della coalizione in Germania sta in questo centrodestra sorridente e moderno, molto understatement.
E’ la sintesi tra una donna venuta dall’est, conservatrice e patriota come la Merkel, il dinamismo postmoderno di Guido Westerwelle e la mente di un “grande vecchio”, Wolfang Schaeuble, costretto su una sedia a rotelle da un attentato, tessitore in passato della riunificazione tra le due Germanie e ora architetto del dialogo con gli stranieri, soprattutto con i turchi che si sentono più minoranza che immigrati.
Una destra moderna ben diversa sicuramente dalla coalizione italiana dove viene costantemente alimentata una visione reazionaria della politica, conservatrice non di valori ma di un modello di sviluppo superato.
Un centrodestra che oggi fa scrivere all’autorevole Times: “Nel centrodestra italiano c’e’ traccia di razzismo e di xenofobia”.
Liquidare tutti i giudizi negativi che giungono dalla stampa estera ( anche di area conservatrice) come un complotto, significa non comprendere neanche più su che deriva ci siamo incamminati.
E per un politico perdere contatto con la realtà è ancor più pericoloso della bocciatura del lodo Alfano.
Non diciamo che la destra tedesca sia un modello, ma certamente dimostra che un’altra destra è possibile.
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