IN INGHILTERRA È APERTA LA CACCIA ALL’IMMIGRATO: ESTREMISTI NEONAZISTI HANNO AGGREDITO PERSONE DI COLORE, ASSEDIATO MOSCHEE E HOTEL DI RICHIEDENTI ASILO
A INNESCARE LE VIOLENZE SONO STATE DELLE FAKE NEWS PROVENIENTI DALLA RUSSIA IN MERITO AL KILLER (CON GENITORI DEL RUANDA) DI DUE RAGAZZINE A SOUTHPORT… LA POLIZIA ASSALTATA, MOLTI AGENTI FERITI, CENTINAIA DI ARRESTI TRA LA TEPPA SOVRANISTA
Caccia all’immigrato, strada per strada. Negozi di stranieri bruciati. Polizia assaltata. Saluti nazisti. Neri pestati da branchi di bianchi tatuati e ubriachi. Moschee assediate. Hotel di richiedenti asilo quasi messi a fuoco. Musulmani quasi linciati. Posti di blocco improvvisati da presunti “patrioti” a Middlesbrough: «Sei bianco? Allora puoi passare».
La melma nera di estrema destra, hooligan e giovanissimi teppisti della working class ha messo a ferro e fuoco l’Inghilterra nel weekend. Scene raccapriccianti, che hanno ricordato i “riots” del 2011 in cui morirono cinque persone. Il primo ministro Sir Keir Starmer promette guerra totale ai facinorosi: «Vi pentirete amaramente di cosa state facendo. Queste non sono proteste. Questa è violenza pura. Sarete puniti dalla Legge con la massima severità, anche coloro che online hanno fomentato i disordini e poi sono scappati… », avverte il leader. A breve Starmer annuncerà tribunali aperti 24 ore su 24 per punire e incriminare i responsabili il prima possibile.
Stavolta, l’efferata strage di tre ragazzine a Southport il 22 luglio somiglia sempre più a una strumentalizzazione per centinaia di vandali per sfogare tutta la loro rabbia razzista, nichilista e xenofoba. Ciò dopo uno tsunami di fake news online (anche vicine alla Russia di Putin) sul 17enne arrestato, nato a Cardiff e di genitori del Ruanda (al 98% cristiano), ma che le bufale hanno invece bollato come «arrivato su un barcone» e «musulmano».
Almeno cento gli arresti. A Liverpool sono stati devastati negozi di telefonini gestiti da immigrati, un nero è stato scalciato alla testa da razzisti ubriachi, e hanno pure bruciato la nuova biblioteca “Spellow Library” aperta solo l’anno scorso. Debbie Stokes, residente locale: «Sono scioccata per aver scoperto quanti miei conoscenti sono razzisti. I nazisti bruciavano i libri. Qui invece bruciano la biblioteca. È disgustoso».
Ad Hull, invece, dove i bianchi sono il 94% della popolazione, “manifestanti” bardati dalla Croce di San Giorgio, la bandiera dell’Inghilterra, hanno razziato negozi di telefoni e scarpe, ma soprattutto aggredito automobilisti “non bianchi”, quasi linciandoli al grido di «uccidiamoli».
Ma anche a Belfast si è assistito a momenti di altissima tensione. A Sandy Row, una delle storiche roccaforti working class protestanti, sono stati demoliti negozi di immigrati e musulmani. La ministra dell’Interno Yvette Cooper ha annunciato una nuova task force di emergenza a difesa delle moschee.
Ieri, invece, i razzisti hanno assediato un hotel per richiedenti asilo a Rotherham, nel Nord dell’Inghilterra, mettendo a fuoco gli ingressi. Fino a sera, non era ancora chiaro se ci fossero vittime. [
(da La Repubblica)
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