IN ITALIA RECORD DI SOTTOCCUPATI: 12,2% CONTRO LA MEDIA OCSE DELL’5,4%
PENALIZZATI GIOVANI E DONNE
I sottoccupati sono coloro che vorrebbero lavorare di più di quanto possono.
L’OCSE dice che dalla comparazione tra i diversi Paesi emerge che la quota di lavoro temporaneo italiana è superiore alla media Ocse (15,4% di tempo determinato contro una media Ocse dell’11,2%) ed è fortemente cresciuta nell’ultimo decennio, mentre la percentuale di tempo parziale breve è allineata con la media Ocse (6,2% contro il 6,7%).
L’Italia ha anche la quota di lavoratori sottoccupati più alta tra i 36 paesi Paesi industrializzati: la quota di lavoratori dipendenti che si dichiarano sottoccupati, perchè lavorano meno di quanto vorrebbero, è più che raddoppiata tra il 2006 e il 2017 passando dal 5,6% al 12,2% (la media Ocse nel 2017 è del 5,4%).
Ad essere più penalizzati sono i giovani, tra i quali è cresciuta del 12,3% la quota di quanti si considerano sottoccupati tra il 2006 e il 2017 (rispetto ad una crescita del 2,4% nella media Ocse): peggio di noi fa solo la Spagna.
Penalizzate anche le donne, che hanno la crescita maggiore di sottoccupate tra i 36 Paesi industrializzati (+8,9%, rispetto alla media Ocse del + 0,9%).
L’Ocse mette in guardia i governi perchè senza un’azione immediata, le disparità del mercato del lavoro potrebbero aumentare, visto che alcuni lavoratori affrontano rischi maggiori di altri: i cosiddetti “atipici” hanno protezioni solo parziali, i lavoratori a bassa qualifica sono spesso esclusi da programmi di formazione.
(da “NextQuotidiano”)
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