INCREDIBILE, GIULIA SARTI (M5S) SCOPRE CHE I RIMBORSI ELETTORALI SERVONO PER PAGARE LE SPESE ELETTORALI
FORSE NON HA COMPRESO CHE IL PROBLEMA ERANO I SOLDI DIROTTATI PER ALTRI SCOPI…MAGARI TRA QUALCHE ANNO CI ARRIVA
Giulia Sarti, esponente di punta dei Cinquestelle, ancora ieri sera su La7 intervistata dalla Gruber, ha inserito sulla sua pagina Fb la foto e il commento che riproduciamo qua accanto.
La foto di una stazione ferroviaria con 5 cartelloni elettorali cerchiati e la frase scoop: “Ecco dove finiscono i rimborsi elettorali: soldi rubati ai cittadini italiani”.
Di fronte a una miriade di scandali locali dove i soldi destinati ai partiti hanno preso le strade più traverse, tra mutande e profumi, prosciutti e cene, pranzi di nozze e vestiti, alberghi e viaggi di lusso, ci aspettavamo che la Sarti giudicasse scandalosi tali comportamenti.
Invece va a fotografare proprio l’unica cosa che è giustificabile: ovvero che i rimborsi elettorali debbano servire alla propaganda elettorale.
Ricordiamo alla Sarti semmai che i rimborsi, ora aboliti, avevano in origine lo scopo di restituire i soldi effettivamente spesi: invece si era arrivati, a fronte di note spese dei partiti, a rimborsare persino una cifra dieci volte superiore.
Permettendo a molti di mantenere sedi e personale, al di là di quanto effettivamente speso in campagna elettorale.
Qualcuno obietterà : ma almeno i Cinquestelle hanno rinunciato ai rimborsi.
E’ inesatto: come sottolineato dal presidente del Senato Grasso, il M5S non avrebbe potuto riscuoterli in ogni caso, quindi non hanno rinunciato a un bel nulla.
Il motivo è risaputo: il loro Statuto manca di qualsivoglia crisma di democrazia interna e controllo amministrativo pubblico, pertanto non avrebbero avuto accesso ai finanziamenti pubblici.
A Grillo e Casaleggio conviene mantenerlo cosi, liberi di farlo, ma non dicano che hanno rinunciato a quello che non gli spetta.
E la Sarti magari eviti di scoprire l’acqua calda: i rimborsi avrebbero dovuto servire proprio a quello immortalato nella sua foto.
Si scandalizzi per un motivo migliore: ce ne sono tanti, anche a casa sua.
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