INTERVISTA A ENEIDE (LIGURIA LIBERA): “LA POLITICA PENSI ANCHE AI DISABILI E AI GIOVANI COSTRETTI A CERCARE LAVORO IN FRANCIA”
IL GIOVANE CANDIDATO NELL’IMPERIESE: “IL TURISMO PRENDA ESEMPIO DALLA COSTA AZZURRA: COSI’ SI CREA OCCUPAZIONE”
Se non sbagliamo lei è al primo impegno politico: cosa l’ha spinta a candidarsi ?
Quando mi è stato proposto la prima reazione è stata dire di no, non mi sentivo all’altezza, sono un cittadino comune che lavora ed è impegnato nel sociale. Poi ho pensato a mio figlio, ai tanti giovani disillusi dalla politica e mi sono detto che è anche un dovere tentare di garantire a loro un futuro diverso. E che forse vale la pena provarci.
Lei è candidato a Imperia per Liguria Libera. Perchè proprio questo partito?
Perchè è nuovo, non è legato a vecchie logiche, non ha inquisiti. E perchè ha un programma che raccoglie le buone idee che possono da molti essere considerate o di destra o di sinistra, senza paraocchi.
Spesso si parla di ragazzi italiani costretti a cercare lavoro all’estero come di un fenomeno da statistiche: lei ne è un esempio concreto, vive a Ventimiglia ma l’occupazione l’ha dovuta cercare in Francia, a Cagnes-sur-Mer. Non si sente un po’ tradito dall’Italia?
Tradito magari no, un po’ deluso sì. Però sono una persona umile, forse anche io avrei dovuto fare di più , il mio lavoro poi è un lavoro particolare e solo pochi “fortunati” lo possono fare in Italia
La Riviera dei Fiori è rinomata, ma il lavoro uno lo deve cercare in Costa Azzurra: sembra una contraddizione, cosa manca al nostro Paese rispetto alla Francia? Sono molti i giovani italiani costretti alla sua stessa scelta?
Purtroppo ogni giorno ho occasione di fare raffronti tra la Costa azzurra e la mia riviera e nell’accoglienza turistica non c’è paragone. Ci sono tanti govani come me che lavorano in Francia, un po’ per necessità , un po’ per scelta. I francesi sono più creativi, in Italia il confronto lo regge solo la riviera romagnola.
Uno slogan della sua campagna elettorale è quello di una regione più vicina alle famiglie: si fa troppo poco in termini di welfare?
Faccio parte del consiglio direttivo di famiglie sma onlus, associazione a livello nazionale e mondiale, e alleno al calcio bambini da 9 anni. Il problema è che a forza di tagliare il sociale si finisce spesso con il tagliare non gli sprechi ma le prime necessità di tante famiglie in termini di servizi e di strutture sportive e per il tempo libero
Lei è anche l’unico a portare in campagna elettorale un tema importante, quello dei diritti dei disabili. Il governo aveva addirittura tagliato i fondi, salvo poi dover fare marcia indietro di fronte alla protesta delle famiglie. Trova che vi sia insensibilità nei confronti delle famiglie di disabili? Cosa propone?
Per capire le difficoltà occorre aver vissuto questa esperienza: trovi tanta solidarietà umana nella gente comune ma anche una burocrazia spesso sorda e lenta e una politica vicina a parole ma lontana nei fatti. Basti pensare alle strade inaccessibili ai disabili, quando basterebbe poco ad alleviare le difficoltà a chi ne deve già affrontare tante. Per non parlare degli aiuti concreti: la Regione Lombardia, tanto per fare un esempio, stanzia 700 euro per gli aiuti, la Liguria no.
A ponente si sta accentuando la crisi occupazionale, ci sono aziende che hanno chiuso i battenti, altre in difficoltà : cosa consiglierebbe a un giovane?
Di non rassegnarsi mai, se ha la fortuna di poterlo fare di studiare, di avere coraggio di mettersi in discussione, di rischiare.
L’ultima domanda la rivolgiamo al croupier abituato al tavolo da gioco: quale risultato vede per Liguria Libera a queste regionali e qual’è il suo obiettivo?
Personalmente di avere il voto delle persone che mi conoscono e che mi stimano, di chi apprezza il mio impegno civile e nel volontariato. Per Liguria Libera di volare alto e sempre liberi. La libertà è la conquista più importante.
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