IVA, ITALIA REGINA D’EUROPA PER TASSE NON RISCOSSE: 14,6 MILIARDI DI EURO MANCANTI NEL 2021
LA DENUNCIA NEL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Unione europea e riscossione dell’Iva, i conti non tornano. E nelle casse erariali mancano almeno 60,8 miliardi di euro di imposte non riscosse.
E’ quanto ha perso l’Unione, nel 2021, secondo i calcoli della Commissione europea, e contenuti nell’ultimo rapporto che misura il divario dell’Iva, vale a dire la differenza tra le entrate teoricamente previste e l’importo effettivamente riscosso. Il problema riguarda tutti, e qualcuno pià di altri.
L’Italia è il primo Paese dell’Ue per differenziale tra riscossione attesa e riscossione effettuata. Sono 14,6 miliardi di euro di Iva mancante, secondo le stime della Commissione, che, al netto di problematiche tutte tricolori, riconosce comunque dei miglioramenti.
«Alcuni Stati membri come l’Italia (-10,7 punti percentuali) e la Polonia (-7,8 punti percentuali) hanno registrato riduzioni particolarmente notevoli dei rispettivi divari nazionali dell’Iva». Ciò non toglie che l’Italia, da sola, rappresenta un quarto di tutti gli introiti mancanti da Iva non riscossa nel territorio dell’Unione europea.
Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia e la fiscalità, non ci sta. «Dobbiamo dare un forte impulso anche a livello dell’Ue», dice. Un richiamo generale, per non ammonire direttamente ed esclusivamente il suo Paese. A tutti chiede «accelerazione e facilitazione dell’accesso delle autorità fiscali alle informazioni sulle transazioni tra imprese», oltre ad «attuare le nostre proposte per l’Iva nell’era digitale». Vuol dire Pos, il sistema di pagamento elettronico su cui tanto l’attuale governo si opposto.
(da agenzie)
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