LA CARRIERA DEI POLITICI: LI MANTENIAMO IN MEDIA PER 25 ANNI, DI CUI 12 IN PARLAMENTO
UN INTERESSANTE STUDIO DEL PROF. VERZICHELLI: ENTRANO IN PARLAMENTO A 40-50 ANNI E RIMANGONO CON CARICHE POLITICHE FINO A 65 ANNI…LA MEDIA DI PERMANENZA ALLA CAMERA E’ DI 12 ANNI, POI PROSEGUONO SPESSO IN REGIONI E COMUNI…IL CETO POLITICO E’ INVECCHIATO RISPETTO ALLA PRIMA REPUBBLICA
Rinnovamento della classe dirigente, questo sconosciuto: è quanto emerge dal libro “Vivere di politica, come (non) cambiano le carriere politiche in Italia”, pubblicato da Il Mulino e scritto da Luca Verzichelli, docente di Analisi delle Politiche pubbliche all’università di Siena.
Lo studio prende in esame il complesso delle carriere, considerando tutti gli incarichi di un certo rilievo che gli uomini di partito possono rivestire, da quelli locali a quelli nazionali, passando da comuni, province, regioni fino a raggiungere il Parlamento.
Spiega l’autore che “facendo una proiezione grossolana, la tendenza è ad entrare alla Camera o al Senato tra i 40 e in 50 anni e rimanere nel giro politico almeno fino ai 65 anni”.
In pratica i membri della Casta li manteniamo in media 25 anni, alla faccia del rinnovamento.
Solo limitatamente al Parlamento “nel complesso, la carriera politica ha una durata simile a quella della prima Repubblica: considerando coloro che escono non per scelta propria, ma per mancata ricandidatura o per mancata rielezione, la media complessiva di durata è di 2,3 mandati”.
Tradotto in anni, si parla di 12 in media.
Se qualche cambiamento è avvenuto, rispetto al passato, non è certo in meglio: “Non solo non si è ringiovanito il ceto politico, ma anzi si mostra oggi più anziano”.
Significativo che l’eta media dei deputati è di circa 50 anni, quella dei senatori di 55 anni.
Sicuramente, nel ceto politico, c’è invece più mobilità e interscambio: “nella prima Repubblica le carriere erano lineari e unidirezionali (dalla carica locale al Parlamento ed eventualmente al governo). Oggi si entra e si esce dal Parlamento con maggiore frequenza, preferendo altre cariche diventate più importanti (Comune, Regione ecc.) e questo genera anche problemi di compatibilità tra vari tipi di incarico”.
Lo studio osserva infine come sia frequente il passaggio da una Camera all’altra: “oggi quasi il 20% dei parlamentari confermati tende a passare da un ramo all’altro del parlamento”.
Diciamo che i politici sono sempre più bamboccioni: preferiscono farsi mantenere fino a tarda età , perfettamente in linea con le nuove tendenze familiari che emergono nella società italiana.
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