LA CRONICA INCAPACITA’ DI FINI DI CIRCONDARSI DI PERSONE NON DELUDENTI E LA GUERRA TRA MEZZE TACCHE
ANCHE AN AVEVA ESPRESSO UNA CLASSE POLITICA PIGRA E INSULSA: GENTE CHE AL MASSIMO AVREBBE POTUTO ASPIRARE A FARE L’ASSESSORE DI UNA MEDIA CITTA’ ITALIANA….IL NODO POLITICO DELLE ALLEANZE VA SCIOLTO: RITORNARE CON IL PDL O COSTRUIRE UNA DESTRA DIVERSA
La strana coppia Bocchino-Began mi fa venire in mente due cose: che la guerra non certo titanica per il controllo di Fli da parte di Urso e dello stesso Bocchino era guerricciola di mezze tacche e avrebbe in ogni caso riservato delusioni.
Colpa di Fini? Non lo so.
Aveva a disposizione quel pezzo di classe dirigente di An e quello ha usato.
Personalmente non credo che Bocchino abbia seguito Fini per convinzione politica, credo che abbia intravisto una possibilità di crescita e maggiore visibilità politica e l’ha sfruttata.
Dal suo punto di vista ha fatto bene, ma tutte queste lamentele su di lui mi fanno pensare che sono state riposte troppe aspettative su un “cavallo” sbagliato.
La seconda cosa che mi viene in mente riguarda la cronica incapacità di Fini di circondarsi di persone non deludenti.
Va detto a sua giustificazione che An aveva espresso una classe dirigente pigra e insulsa, compresi quelli che provenivano dal Fronte anni Ottanta (da me stessa aureolati in un libro). Gente che avrebbe al massimo potuto aspirare a un assessorato di una media città italiana ha voluto pensare in grande, con effetti disastrosi.
An è stata una specie di Dc molto più incline al compromesso e molto meno utile al paese. Detto questo mi interessa il dopo: guardiamo in faccia la realtà .
Fli si ricongiungerà con i fratelli separati del Pdl e ricomincerà l’eterna guerra lobbistica tra le correnti che già ammazzarono An.
Penso che allo stesso Fini non interessi il 3 per cento dei consensi di irriducibili antiberlusconiani della prima ora (tra cui me stessa, ovvio).
Perciò a Mirabello sarebbe utile una parola chiara su questo punto, su quello delle alleanze, poichè tutti sappiamo che la prossima volta a vincere sarà la sinistra.
Dunque Fli deve scegliere se arginare i “danni” assieme ai vari servitori di B. o se continuare nel cammino vagheggiato che era quello di cambiare i connotati a una destra impresentabile fino al superamento di quella stessa, logora, categoria.
Temo che questa seconda strada sia ritenuta troppo difficile.
Magari Fini è convinto della sua validità ma non ha la forza politica per andare fino in fondo.
Il nodo, purtroppo, mi sembra questo e mi sembra ben più imbarazzante delle frequentazioni di Italo.
Annalisa Terranova
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