LA LEGGE SVUOTACARCERI APPROVATA IN SENATO: SETTEMILA DETENUTI AI DOMICILIARI
DETENZIONE A CASA PER CHI DEVE SCONTARE CONDANNE INFERIORI A UN ANNO…SONO ESCLUSI I DELINQUENTI ABITUALI, PROFESSIONALI O PER TENDENZA… DECIDE IL PM, CONTROLLA IL GIUDICE DI SORVEGLIANZA… ENTRO IL 2013 USCIRANNO CIRCA 7.000 DETENUTI: UN PALLIATIVO PER RIDURRE IL SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI
Per tamponare la situazione esplosiva del superaffollamento nelle carceri italiane, sempre in attesa di un piano straordinario penitenziario, il Senato ha approvato in via definitiva un provvedimento che consente la detenzione domiciliare per chi deve scontare condanne inferiori a un anno.
Ne beneficeranno, entro il 31 dicembre 2013, oltre a chi ha condanne molti lievi anche quei detenuti che stanno per completare il periodo di detenzione e vedono avvicinarsi il sospirato momento della fine pena.
Si calcola che il ddl dovrebbe interessare almeno 7 mila detenuti e consente (in teoria) l’ assunzione di circa 2000 agenti penitenziari per sopperire alle carenze di organico.
Abitazione dove scontare la pena: la pena detentiva è eseguita presso l’abitazione del condannato o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza che può definirsi un domicilio.
A chi non è applicabile: ai detenuti considerati «delinquenti abituali, professionali o per tendenza»; ai detenuti che sono sottoposti al regime di sorveglianza particolare; quando vi è la concreta possibilità che il condannato possa darsi alla fuga o quando sussistono specifiche e motivate ragioni per ritenere che il condannato possa commettere altri delitti oppure quando non sussiste «l’idoneità e l’effettività del domicilio anche in funzione delle esigenze di tutela delle persone offese dal reato».
Decide il pm, controlla il gudice di sorveglianza: spetta al pubblico ministero la trasmissione al giudice di sorveglianza della richiesta di sospensione della reclusione corredata da un verbale di accertamento della idoneità del domicilio.
Il magistrato di sorveglianza dispone l’esecuzione domiciliare degli ultimi 12 mesi di pena o di assegnazione a centri di recupero, presso una struttura pubblica o privata accreditata, in caso di condannati tossicodipendenti.
Inasprimento pene se si evade da casa: in caso di evasione dai domiciliari la pena che era prevista dal codice penale da 6 mesi fino a tre anni passa da uno fino a cinque anni.
Si prevede un adeguamento dell’ organico del Corpo di polizia penitenziaria di circa 2000 unità per fronteggiare la situazione emergenziale in atto.
Ammesso che si trovino i soldi per pagarli.
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