LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI RICOMPONE GLI ZOMBIE DEL CENTRODESTRA: CASELLATI AL SENATO E IL M5S CAMBIA FRACCARO CON FICO
LA PENOSA DIATRIBA NEL CENTRODESTRA PORTA ALLA SPARTIZIONE CONCORDATA DA SALVINI: UNA POLTRONA A FORZA ITALIA E UNA AL M5S… BERLUSCONI FA FINTA CHE SALVINI NON ABBIA IN TASCA L’INCIUCIO CON DI MAIO
È il giorno decisivo per la presidenza delle Camere. Il vertice mattutino del centrodestra ribalta gli scenari che si erano prospettati nella notte.
Tramonta nel giro di poche ore la candidatura cinquestelle di Riccardo Fraccaro a Montecitorio. Il suo nome era emerso nella notte, annunciato dai capigruppo in pectore Giulia Grillo e Danilo Toninelli.
Da Palazzo Grazioli, però arriva la frenata: Berlusconi, Salvini e Meloni aprono alla presidenza della Camera per il Movimento ma bocciano Fraccaro.
E Luigi Di Maio, all’assemblea dei gruppi parlamentari, torna su Roberto Fico. “E’ un sogno meraviglioso. Poi manca il tassello del governo”, ha detto il leader dell’ala intransigente 5s commosso dopo un lungo abbraccio con Di Maio davanti ai parlamentari del movimento.
In mattinata, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede e Stefano Buffagni si erano incontrati con Luigi Di Maio e Beppe Grillo all’Hotel Forum prima di spostarsi in Parlamento. “Sono molto ottimista, a breve vedrete cosa succederà “, aveva dichiarato il candidato premier pentastellato.
Ma le convulse ore serali e notturne avevano portato anche ad un altro – ennesimo – colpo di scena nel centrodestra: il passo indietro della forzista Anna Maria Bernini, indicata per il Senato dalla Lega in oltraggio al candidato Paolo Romani scelto da Silvio Berlusconi.
Stamattina si è ripartiti alle 9 con un vertice dai toni della resa dei conti. Sul tavolo proprio il nodo di Palazzo Madama.
Nelle ore notturne, infatti, si è anche prospettata l’ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Elisabetta Casellati, componente del Csm. Il suo nome è stato proposto a Berlusconi come punto di caduta tra FI e Lega.
Una novità che alla fine ha incontrato il via libera di tutti, anche l’ok del M5S. All’incontro di Palazzo Grazioli era presente tutto lo stato maggiore di Forza Italia (solo Paolo Romani e Renato Brunetta sono usciti attorno alle 10 annunciando di non essere autorizzati a parlare). Giorgia Meloni era accompagnata da Ignazio La Russa.
Alle 10 e 30 si riprende a votare.
Il Pd, intanto, osserva: la riunione dei gruppi convocata per decidere come votare per la presidenza delle Camere alla terza votazione, è stata rinviata alle 9.30 ed è durata pochi minuti.
Il reggente Maurizio Martina ha proposto ai parlamentari di votare al terzo scrutinio due candidati di bandiera dem per le presidente di Camera a Senato. Potrebbero essere Valeria Fedeli al Senato e Roberto Giachetti alla Camera.
(da agenzie)
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