LA NUOVA GAFFE DELLA RAGGI E’ SOLO L’ULTIMA DI UNA LUNGA SERIE
DAL NATALE DI ROMA A GIACHETTI, DALLA FOTO SBAGLIATA DI PIATTELLI AL PATTO DEI SINDACI GIA’ ESISTENTE
Si dice che un vero leader non debba spiegare il perchè delle proprie decisioni. Si diceva anche prima che inventassero Twitter e Facebook.
Ad esempio, come scrive oggi Virginia Raggi in un tweet: «Ritengo inopportuno che la salma di Vittorio Emanuele III venga trasferita al Pantheon». Ecco, sarebbe stato sufficiente. E invece, la sindaca di Roma offre un suo ulteriore sintetico ragionamento: «Fortunatamente la monarchia fa parte del passato di questa Repubblica».
Lo strafalcione è servito e la Rete, ovviamente, non perdona: «La famosa Repubblica monarchica dei bei tempi andati», si legge tra le centinaia di sberleffi piovuti sulla pagina della sindaca.
«Questa Repubblica, mica un’altra. Ha fatto bene a specificare», ironizza un altro utente. Peccato, perchè contro la sepoltura al Pantheon del re che favorì il fascismo e sottoscrisse le leggi razziali si erano già schierati il Pd, l’Anpi, la comunità ebraica e il Movimento 5 stelle. Rimaneva solo da raccogliere il consenso e invece è arrivata la gaffe.
Non è la prima volta che la sindaca di Roma scivola sul terreno preferito dei Cinque stelle, quello dei social.
La tendenza all’inciampo online Raggi l’aveva già messa in evidenza durante la campagna elettorale, quando lo sfidante a sindaco di Roma del Pd Roberto Giachetti rispose scherzosamente su Facebook al profilo satirico di un altro candidato, Alfio Marchini. Raggi però lo prese per vero e gridò all’inciucio tra Pd e centrodestra.
Tristemente celebre è poi il tweet per festeggiare il compleanno di Roma: «Happy 2.700th Birthday Rome. #NataleDiRoma», scriveva Raggi lo scorso 21 aprile.
Nessun errore grammaticale, in un inglese affatto ostico alla sindaca, ma gli anni della Capitale sarebbero 2770.
Pari imbarazzo, forse, suscitò il tentativo di rimediare al mancato omaggio da parte del Comune di Roma a Settimio Piattelli, uno degli ultimi testimoni della Shoah morto all’età di 95 anni e membro della comunità ebraica della Capitale.
La sindaca corse tardivamente ai ripari esprimendo la propria vicinanza «e quella di tutta Roma alla sua famiglia e ai suoi cari».
Non solo, in contemporanea all’annuncio arrivò anche il tweet dell’account ufficiale di Roma. Tutto perfetto, se non fosse che a corredo del messaggio di condoglianze venne postata la foto di un’altra persona, Adriano Ossicini, quasi coetaneo e amico del povero Piattelli, ma ancora in vita.
L’album delle cadute web di Raggi purtroppo è ricco di momenti passati alla storia della satira online.
Come il selfie di una Raggi sognante, mentre alle spalle l’incendio devasta una pineta romana.
E poi i tweet di trionfo per la riuscita del progetto stadio quando la Conferenza dei Servizi, chiamata a decidere, era ancora in corso.
E ancora, quando in occasione della giornata conclusiva del summit internazionale «Acqua e Clima. I grandi fiumi del mondo a confronto», organizzata proprio in Campidoglio, il sito del Comune salutò entusiasticamente «la proposta di adesione di Roma al “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”», pur avendo stretto quel patto nel 2009.
(da “La Stampa”)
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