LA PASCALE GOVERNATRICE DELLA CAMPANIA, MA DOVRA’ VINCERE LA CONCORRENZA DI CALDORO E CARFAGNA
FORZA ITALIA AGITATA DALLE VOCI SUI PRETENDENTI ALLA CARICA DI PALAZZO SANTA LUCIA… LA COMPAGNA DI BERLUSCONI IN CAMPO
Il papà del governatore, l’ex deputato socialista Tonino Caldoro, vorrebbe quasi che il figlio non fosse ricandidato.
Lo ha confessato al Corriere del Mezzogiorno di domenica («Stefano ha fatto i capelli bianchi, altri cinque anni a Santa Lucia per lui sarebbero terribili»).
E se fosse una donna a voler prendere il suo posto? E se si trattasse di Francesca Pascale, come pure viene sussurrato in queste ore?
Il presidente della Regione, Stefano Caldoro, da parte sua, spinge per compattare le file intorno a sè e minaccia «la solita sinistra, la gauche, che ha trovato in me il suo nemico».
Eppure, il senatore cosentiniano Enzo D’Anna, vicepresidente del Gal, non si trattiene dalla voglia di dire la sua.
«Anzi – precisa lui – non è una mia congettura. Bensì una indiscrezione che, in queste ore, circola diffusamente nel centrodestra campano».
Quale indiscrezione? «È Francesca Pascale ad aspirare alla poltrona di presidente della Regione al posto di Caldoro e Luigi Cesaro potrebbe essere il suo principale sponsor».
E chi glielo assicura? «Lo so, lo so. Se ne sta parlando insistentemente. Del resto, non nota che viene sempre più spesso in Campania? Una volta per partecipare alla manifestazione di Forza Italia alla Mostra d’Oltremare. Un’altra per la festa dei gigli a Nola. Eppure, lei abita tra Roma e Arcore. E finora non ho mai letto che si è recata in visita alla festa della polenta di Abbiategrasso».
Il deputato e dominus di Forza Italia, Luigi Cesaro, non ne sa nulla: «Io sostenitore di Francesca al vertice della Regione? Fin quando c’è Stefano Caldoro non credo sia possibile. Lo ha detto anche lei che l’amministrazione regionale sta lavorando bene e che pertanto Stefano merita tutta la fiducia. Tuttavia».
Tuttavia? «No, avevo anche io qualche sospetto: che a Francesca potesse interessare una candidatura al consiglio regionale. E a dire il vero ho tentato di indagare. Ma mi ha negato ogni interesse in questa direzione».
Insomma, Caldoro non può che restare in pista (anche perchè alternative, per il momento, non se ne affacciano per lui, dato che la tornata elettorale per le Politiche resta abbastanza lontana), sebbene il suo timore sia oggettivamente fondato sia per lo scenario pressochè incerto che oggi propone il centrodestra, sia per l’effetto traino che il premier Matteo Renzi potrebbe esercitare a vantaggio del suo candidato in Campania.
«Occorrerà capire tra otto mesi – sussurra il governatore ai suoi più stretti collaboratori – se sarà estinta o addirittura aumentata la luminosità della stella di Renzi. E se il presidente del Consiglio vorrà intestarsi la campagna elettorale nella nostra regione».
Pina Castiello, deputata di Forza Italia e amica di Mara Carfagna, fa spallucce: «Per Francesca Pascale – spiega con qualche eccesso di premura – sarebbe una deminutio puntare al vertice della Regione Campania. Probabilmente vuole fare altro: è la compagna del leader, lei lavora all’unità del partito. Insomma, è una donna intelligente e sa che in questo momento di difficoltà è necessario unirsi intorno al presidente Berlusconi».
E Carfagna candidata, come suggerisce anche il papà del governatore Caldoro? «Le ho parlato – conclude –. Mara non è una che divide e fin quando c’è Stefano che legittimamente, dopo aver messo i conti in ordine in Campania, aspira alla riconferma, ha detto che non se ne parla».
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