LA POLIZIA AD ALFANO: “CON LO SVUOTACARCERI DIMEZZATI GLI ARRESTI DEGLI SPACCIATORI”
“FERMI NON CONVALIDATI DAL GIP A CAUSA DELLA NUOVA LEGGE”… CROLLANO ANCHE DENUNCE E OPERAZIONI ANTIDROGA
“Dimezzati arresti e denunce, a cinque mesi dalla legge svuota carceri che ha di fatto vietato l’arresto per il “piccolo spaccio”.
E i funzionari di Polizia lanciano l’allarme: «Così si incoraggiano gli spacciatori».
E inviano una lettera aperta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al quale chiedono di «intervenire per restituire efficacia al sistema repressivo».
«Il dimezzamento degli arresti – scrive al ministro Lorena La Spina, segretario dei Funzionari di polizia – e il contestuale calo delle denunce pare indicare un disinvestimento rispetto alle attività di prevenzione e repressione del “piccolo spaccio”».
I numeri della Direzione Antidroga del Viminale, del resto, parlano chiaro: confrontando il trimestre aprile-maggiogiugno del 2013 con lo stesso periodo di quest’anno, il contrasto al “piccolo spaccio” sul territorio nazionale è calato progressivamente, fino a risultare dimezzato.
A giugno, per esempio, le operazioni antidroga sono scese da 1.556 a 932, le persone arrestate dalla polizia giudiziaria sono passate da 2.055 a 903, in calo del 50% anche quelle denunciate: da 602 a 340.
Ma il trend che ha portato al dimezzamento era iniziato già all’indomani dell’entrata in vigore della cosiddetta “norma svuotacarceri”.
Ad aprile le operazioni antidroga erano passate da 1.484 a 1.208, gli arresti da 1.816 a 1.326. A maggio, le operazioni antidroga sono scese da 1.823 a 1.146, gli arresti da 2.055 a 1.292, le denunce da 583 a 302.
«Se l’obiettivo perseguito dal legislatore di svuotare le carceri è più che legittimo – scrive ancora La Spina ad Alfano – si è però sottovalutato il fatto che il “piccolo spaccio” è un fenomeno in realtà assai pericoloso, che alimenta la criminalità organizzata, creando un grande allarme sociale. E che finisce col determinare la ghettizzazione di interi quartieri delle nostre città ».
Il fatto che praticamente non sia più possibile l’arresto per gli spacciatori di strada, secondo l’Anfp, fa dello svuota carceri un «provvedimento destinato ad incidere in termini fortemente negativi, oltre che sulla nostra concreta operatività , anche sull’efficacia deterrente della sanzione penale prevista».
«Questa norma – aggiunge Lorena La Spina – finirà per incoraggiare questo grave fenomeno ».
Se i funzionari di Polizia hanno chiesto l’intervento di Alfano, analoghe preoccupazioni erano state espresse nelle settimane scorse dai magistrati torinesi che, a giugno, erano stati costretti a lasciare in libertà uno spacciatore sorpreso a vendere droga due volte nel giro di 36 ore.
«La riforma era doverosa e necessaria – avevano commentato in quell’occasione i pm torinesi – ma rende difficilissimo combattere il piccolo spaccio di strada. E il fenomeno, socialmente, può avere reazioni devastanti». Insomma, per i funzionari di Polizia la nuova disciplina sugli stupefacenti «finisce col trasformare in un problema di polizia il sovraffollamento carcerario ».
L’impossibilità di arrestare gli spacciatori di strada, dicono ancora i sindacati, «compromette ulteriormente l’efficacia degli strumenti di cui dispongono le Forze dell’ordine. E contribuisce ad alimentare la già diffusa convinzione che esista una sostanziale impunità , a vantaggio dei professionisti del crimine, dei soggetti più spregiudicati, di coloro che ritengono di non aver molto da perdere e conseguono guadagni significativi attraverso lo spaccio di sostanze stupefacenti, ben sapendo che, nella peggiore delle ipotesi, non rischieranno di trascorrere neppure un giorno in carcere».
Alberto Custodero
(da “La Repubblica“)”
Leave a Reply