LA PROCURA SMENTISCE SALVINI: “IL COMANDANTE DELLA SEA WATCH NON COMMESSO ALCUN REATO”
IL SEQUESTRATORE DI PERSONE SBUGIARDATO, CROLLA IL CASTELLO DI MENZOGNE: “IL COMANDANTE HA SCELTO LA ROTTA PIU’ SICURA, NESSUN REATO”
All’iniziativa del prefetto di Siracusa, al servizio del Viminale, di isolare di fatto la SeaWatch impedendo a qualsiasi imbarcazione di raggiungerla, ha risposto la prima valutazione del procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, sull’operato del comandante della nave.
Salvini dice di avere denunciato quest’ultimo per aver violato le leggi ed essersi diretto verso l’Italia, anzichè verso la Tunisia, in vista del peggioramento delle condizioni meteo.
“Il comandante non ha commesso alcun reato, ha scelto la rotta per lui piu’ sicura”, la prima valutazione del magistrato che, da ex ufficiale della Marina, ha una approfondita conoscenza delle norme della navigazione.
Sembra sfumare così il tentativo del governo di sequestrare la nave per il comportamento dell’equipaggio della Sea Watch.
La Ong tedesca, da parte sua, precisa che la Tunisia non ha mai risposto alla richiesta del governo olandese di far riparare la nave nel porto di Zarzis, che già in una precedente occasione si era rifiutato di accogliere la Sea Watch. Per questo il comandante avrebbe deciso di far rotta verso l’Italia.
Sul tavolo del procuratore di Siracusa potrebbe però arrivare un altro esposto, preannunciato dal deputato Davide Faraone, che ricorda come – bloccando lo sbarco dei 47 migranti – Salvini stia reiterando il reato di sequestro di persona che – secondo il tribunale dei ministri di Catania – avrebbe commesso ad agosto per l’analogo caso della Diciotti.
Se il pm condividesse l’assunto dei colleghi potrebbe intervenire per interrompere il reato disponendo la discesa a terra dei 47 migranti.
E di conseguenze scatterebbe, a norma di legge, la richiesta di arresto di Salvini.
(da agenzie)
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