LA PROTESTA CONTRO LA MUNNEZZA NELLE STRADE DILAGA A NAPOLI: 2.000 TONNELLATE A TERRA
UN PIANO DELLA PREFETTURA PER GARANTIRE L’ORDINE PUBBLICO, TIMORI PER INCIDENTI…SI APPRONTA UNA TASK FORCE, MENTRE GLI ENTI SI SCAMBIANO ACCUSE E 17.000 COMMERCIANTI SONO SUL PIEDE DI GUERRA
L’emergenza rifiuti diventa emergenza per l’ordine pubblico.
Vertice in Prefettura e costituzione di una task-force.
Intanto a terra ci sono ancora 2000 tonnellate e continuano le rivolte.
Ieri mattina alle 9 sacchetti sparpagliati in strada e stop alla circolazione in via dei Pellegrini, a Montecalvario.
Alle 10 disordini in via Toledo, all’altezza di piazza Dante.
I vigili intervengono e istituiscono un senso unico, perchè la strada è invasa dai rifiuti gettati dai cittadini esasperati.
Alle 13.30 in via Toledo arrivano i bobcat dell’Asia: ma cartoni, plastica e rifiuti sono sparsi per tutta la strada, fino a piazza Carità .
Alle 18, insorge via Salvator Rosa e sempre i vigili per far passare le auto raccolgono a mano i sacchetti lanciati sulla carreggiata.
«Siamo preoccupati. Stiamo giocando con l’immagine di una città e con la vita di intere famiglie», commenta il presidente del centro commerciale Toledo di Confcommercio, Rosario Ferrara.
Protestano i 12 mila commercianti Ascom e i 5.500 di Confesercenti: «Se continua così andiamo a Roma, chiederemo aiuto a Napolitano».
I “Bus rossi” dei turisti si organizzano con una macchina staffetta che precede i tour per evitare ai turisti i luoghi più sporchi o a rischio.
E la Prefettura crea una task force composta dalle forze dell’ordine, dalla polizia municipale e provinciale per vigilare nelle aree più critiche per prevenire manifestazioni di protesta e blocchi alla circolazione.
Il prefetto, Andrea De Martino, lo ha deciso dopo la riunione del Comitato per l’ordine pubblico a cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, gli assessori all’Ambiente della Regione, della Provincia e del Comune, Romano, Caliendo e Giacomelli, i responsabili Sapna e Asia e i vertici di forze dell’ordine e vigili del fuoco.
Asia precisa inoltre di non aver causato problemi a centraline Enel nè ai cavi della linea elettrica. «I problemi legati alla fornitura di energia – si legge in una nota – non possono essere imputati alle attività operative di Asia, ci risulta che Enel stia procedendo a interventi di manutenzione che hanno causato una temporanea interruzione del servizio».
Sul presunto caso Tarsu intanto Cesaro precisa: «Girano cifre prive di fondamento. Ad oggi nessuna decisione è stata presa. Per la determinazione della Tarsu la Provincia interviene solo per il 27 per cento, mentre il 73 per cento è competenza dei comuni».
E mentre i cittadini di Napoli Est organizzano un corteo al Centro Direzionale contro l’inceneritore e i siti di trasferenza, situazioni difficili anche a Portici (1600 tonnellate non raccolte) e Quarto (1200).
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