LA PROVINCIA DI GENOVA AL FESTIVAL DEI PRECARI FISSI DI SANREMO
IL DUO “ALE-ROS” CANTERA’ UN TESTO DI VENDITTI … “CI VORREBBE UN AMICO…”
Nella Sala del Teatro Ariston della città dei Fiori non si parla d’altro, le slot machines sono impazzite e elargiscono più vincite del solito, croupiers impeccabili sperano di aver l’onore di vederli seduti al proprio tavolo, Pippo Baudo si limita a commentare “li ho inventati iooo”…Non si tratta della solita staretta a “stelle striscie” o del comico del momento, non della “voce nuova” che ha scalato la hit parade della musica italiana, si tratta di un duo assolutamente inedito, impegnato nel sociale, una coppia che ha affrontato seriamente il problema del “precariato”, garantendo un avvenire sicuro sia a stessi che agli amici fiduciari. La storia commovente di un amore sbocciato sulla pedana in legno della festa patronale di Serra Riccò e che ora trova realizzazione sul palco teconologico del Festival, addobbato per l’occasione con centinaia di Margherite di campo, simbolo della loro Unione.
Sentire i loro duetti alle prove, rigorosamente segrete (ma non per noi…), che tengono ogni sera nel teatro garage dell’autorimessa della Amministrazione provinciale, dà veramente i brividi ( che sia l’umidità ?) …altro che Matia Bazar o Ricchi e Poveri…ecco che inizia l’ex assessore trombato Rosario, guardando fisso negli occhi il presidente Alessandro…”. Stare insieme a te, è stata una partita, va bene hai vinto tu, e tutto il resto è vita, ma se penso che l’amore è darsi tutto nel profondo, in questa nostra storia sono io che vado a fondo”…
Eccoli ora intonare all’unisono, tra le lacrime di commozione dei 70 precari della provincia…”. Ci vorrebbe un Amico, per poterti dimenticare, ci vorrebbe un Amico per dimenticare il mare, ci vorrebbe un Amico qui per sempre al mio fianco, ci vorrebbe un Amico nel dolore e nel rimpianto…” ….ecco riprende l’assolo ora Rosario…struggente ” Amore, amore illogico, amore disperato, lo vedi sto piangendo, ma io ti ho perdonato, e se amor che nullo amato, amore, amore mio perdona, in questa notte fredda mi basta una parola” … Il corpo di ballo composto dalle magnifiche sei ( Marina, Milò, Renata, Annamaria, Monica, Franca) irrompe in scena e segue la prima ballerina Manuela che detta i tempi ( poteva mancare la “regina delle fioriere” nella “città dei fiori”?) e salta come un “Grillo”… Siamo all’apoteosi finale …il duo si abbraccia e canta a squarciagola “Vivere con te, è stata una partita, il gioco è stato duro comunque sia finita, ma sarà la notte magica o forse l’emozione, io mi ritrovo solo davanti al tuo portone…”. ( quello di p/zale Mazzini, sede della provincia).
Che emozione sarà sentirli cantare all’Ariston…Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, ha l’aplomb dei grandi chansonniers parigini, un po’ in-gessato ma il capello bianco gli dà quell’aria vissuta tipica delle caves di Montmartre; Rosario Amico divenuto, da assessore trombato, collaboratore fiduciario del presidente per l’attuazione del programma e i rapporti con la giunta ( costo 43.705 eurini l’anno per tre anni rinnovabili), ha l’aria sofferta dei bohemiens, l’eleganza classica di chi ha badato spesso al “Personale”…un precario “qualunque” insomma, che rappresenta bene il popolo del precariato, inquadrato Dirigente, senza avere una laurea peraltro…
Ci vorrebbe un amico…beh c’e’ chi l’ha trovato in effetti…e ha trovato anche un lavoro ben remunerato…
La nostra inchiesta denuncia sulle consulenze esterne in Provincia ha trovato vasta eco sulla stampa cittadina. Il Secolo XIX, sabato scorso, citando la nostra prima puntata dedicata all’argomento, ha dedicato la prima pagina della cronaca genovese al caso ” Enti pubblici, i nuovi “capi” sono precari. Aumentano le figure dirigenziali con contratto a tempo. Scoppia la polemica”. Un’intera pagina con interviste ad alcuni dirigenti e nel testo si ricorda ” Proprio su Repetto si è scagliato il sito www.destradipopolo.net : con un piccato commento sul web in cui stigmatizza da un lato l’opportunità di ricorrere all’esterno per certe mansioni e dall’altro protesta per gli eccessivi compensi”. Ritorneremo in argomento a breve, per ora rimarchiamo solo il fatto che Repetto sostiene che”non c’e’ alcun aumento di spesa” nominando una decina di funzionari fiduciari, appare evidente a tutti che se “i rapporti con la Giunta”li tenesse lui direttamente( pensate a come deve essere difficile) non si spenderebbero 43.705 eurini che nessuno lo obbliga a spendere ad es…e così via…direi lapalissiano presidente…auguri per il festival…ci vorrebbe un amicooooo… per risparmiare…ci vorrebbe un amico…da non beneficiareeeee…..
( 2- continua)
Leave a Reply