LA RABBIA DI GRILLO E LA BASE INCAZZATA: “L’HAI SEMPRE DIFESA, ORA BASTA FARE I PICCOLI STRATEGHI”
GRILLO CHIUSO IN HOTEL , GLI ELETTI IN RETE SI SCHIERANO CON LOMBARDI E RUOCCO… LA RAGGI NON MOLLA LA POLTRONA, IPOTESI TOGLIERLE IL SIMBOLO
Agitato e preoccupato, arrabbiato.
Beppe Grillo, dopo la notizia dell’arresto del capo del personale Raffaele Marra, chiuso in hotel con i responsabili dello staff comunicazione in Parlamento Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, cerca una soluzione all’ennesima crisi politica della giunta M5s in Campidoglio.
E continua a non capire: perchè la sindaca Virginia Raggi non lo ha ascoltato quando era ancora in tempo, perchè, ancora due giorni fa, nell’ultimo incontro, ha fatto resistenza alla richiesta di sostituire l’assessora all’Ambiente e ha deciso di tenere le deleghe e aspettare ancora.
Perdere Roma sarebbe un caso dal punto di vista mediatico, ma non fare niente rischia di far esplodere la squadra in Parlamento.
Senatori e deputati che fino a oggi avevano assistito in silenzio allo scontro nella Capitale, ora si sfogano e per la prima volta si espongono in difesa di chi in passato aveva criticato Marra, vedi le deputate Ruocco e Lombardi: “Qualcuno dovrebbe ringraziarle”, dicono.
In mattinata era in programma il flash mob a Siena per Mps ed è stato annullato all’ultimo momento, lasciando solo gli attivisti locali.
Ora tutti aspettano che succeda qualcosa, pronti anche all’irreparabile: il ritiro del simbolo.
“E’ l’unica che ha disobbedito a Grillo”, commentano i parlamentari. Nessuno lo aveva mai fatto prima, o almeno nessuno senza passarla liscia.
Le ipotesi a questo punto sono due.
Uno, la Raggi dà garanzie a Grillo e Casaleggio sul fatto che non era a conoscenza della situazione di Marra, cambia linea e si mette ad ascoltare i consigli che arrivano dall’alto.
Due, la sindaca viene isolata e allontanata dal Movimento perchè, è il ragionamento, “meglio perdere la Capitale piuttosto che farsi rovinare il Movimento da una così”.
La situazione per la grillina si complica in quanto a tensioni, se si pensa che nel gruppo dei probiviri che deve decidere su eventuali sospensioni c’è Riccardo Fraccaro, deputato M5s che portò avanti la battaglia contro l’affitto d’oro pagato da Montecitorio a una società legata proprio a Scarpellini.
I parlamentari ora si guardano negli occhi, scrivono messaggi e commentano increduli.
Marra da mesi era stato soprannominato “il bandito” e da altrettanto tempo la preoccupazione era proprio che il caso potesse scoppiare.
L’accusa ora è per chi ha deciso di lasciar fare la sindaca e di ritardare sempre di più un qualsiasi tipo di intervento.
“Credo che ciò che sta accadendo a Roma sia gravissimo”, si legge in un post su Facebook del deputato Giuseppe Brescia, “Marra è stato arrestato per corruzione e fino a ieri Virginia Raggi lo difendeva a spada tratta arrivando addirittura a dichiarare ‘se se ne va lui, me ne vado anch’io’. Non sono io a dover dire cosa dovrebbe fare ora il sindaco di Roma ma di certo chi, all’interno del Movimento, nei mesi scorsi ha difeso questa linea scellerata dovrebbe smetterla di giocare al ‘piccolo stratega’ perchè evidentemente non ne è in grado e arreca solo danno al Movimento”.
C’è stato un momento, era novembre, quando Grillo ha richiesto alla Raggi di allontanare Marra e quando, secondo i parlamentari, la sindaca avrebbe ancora fatto in tempo a salvare la faccia.
Una delle nemiche più agguerrite della prima cittadina è stata la deputata Roberta Lombardi, che apertamente su Facebook aveva definito l’ex capo di gabinetto un “virus” per il Movimento.
ei stessa ha ribadito il concetto anche sui giornali, ma è stata ripresa dai vertici per i problemi e le polemiche che suscitava ogni volta. Oggi la stessa Lombardi ha scritto su Facebook un post in cui prende posizione senza parlare apertamente dell’arresto di Marra, ma invocando un intervento. E per farlo ha citato Martin Luther King: “Vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta”.
La situazione è in evoluzione e i parlamentari cercano di stare fuori dalla mischia in attesa di vedere cosa decideranno i vertici.
“Adesso ci riuniamo tutti quanti e tireremo fuori una linea senza problemi” ha assicurato Roberto Fico a SkyTg24, “è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Non c’è ombra di dubbio che è una cosa grave, gravissima”.
Intanto su Twitter e Facebook sono in tanti a chiedere spiegazioni, ma soprattutto a esprimere solidarietà in segno di polemica a Lombarid e Ruocco.
“Chi ha sbeffeggiato ed isolato i nostri portavoce che tentavano di risolvere il caso Marra chieda scusa e faccia un passo indietro”, ha scritto la deputata M5s Danila Nesci.
Così anche l’onorevole Michele dell’Orco: “Penso che oggi qualcuno dovrebbe chiedere scusa e ringraziare Carla Ruocco e Roberta Lombardi”.
E pure la senatrice Elisa Bulgarelli che è arrivata a chiedere le scuse per Pizzarotti, il sindaco sospeso e mai reintegrato, che poi ha deciso di andarsene.
“Qualcuno sostenuto oltre ogni ragionevole dubbio, qualcuno non sostenuto per dubbi creati ad arte. Delle scuse a Federico sarebbero un grande gesto di umiltà e di crescita”.
E lui ha twittato, sarcastico: “Sulla riva del fiume vedo passare tanta bella gente”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
Leave a Reply