LA TASK FORCE CONTRO LE BUFALE SUI SOCIAL NON PIACE ALLA MELONI PERCHE’ “LIMITA LE LIBERTA’ COSTITUZIONALI”
AI SOVRANISTI PIACE DIFFONDERE FAKE NEWS, PER QUELLO CHE NON VOGLIONO CHE VENGANO PERSEGUITE, HANNO LA CODA DI PAGLIA
Bufale in libera circolazione. Ma non si parla di quei preziosi animali che forniscono del buon latte per prodotti caseari prestigiosi.
Si parla della definizione bovina che viene data alle fake news, quelle notizie false che si sono moltiplicate in Italia (ma anche nel resto del Mondo) soprattutto da quando è iniziata l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.
Il governo, per tentare di porre freno a questa diffusione, ha istituito una task force anti fake news. Ma l’iniziativa non è piaciuta a Giorgia Meloni.
Secondo la leader di Fratelli d’Italia, questa task force anti fake news è un’iniziativa orwelliana, spiegando la sua presa di posizione così: «Credo che si stiano limitando le libertà fondamentali e costituzionali con eccessiva disinvoltura”
Per Giorgia Meloni, dunque, il fatto che un governo abbia deciso un team per monitorare e verificare quel che viene scritto sui quotidiani e social è una violazione delle libertà costituzionali.
Lei critica l’assenza di medici ed esperti — ma c’è già il comitato tecnico-scientifico che potrà dare supporto all’iniziativa — e il fatto che sarà l’Esecutivo a decidere cosa si può dire e cosa no.
Insomma, dopo aver esaltato il modello Orban, Giorgia Meloni critica la scelta del governo di metter freno alle fake news attraverso una task force.
«Come ho spiegato ed annunciato nei giorni scorsi — ha detto Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria -, ho firmato il decreto che istituisce presso la presidenza del Consiglio dei Ministri questa task force che d’ora in avanti avrà vari compiti: dall’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, al coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, al lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione».
Questi sono gli intenti della task force anti fake news.
Nessuna censura, dunque, ma ricerca della verità attraverso campagne ad hoc che individuano le bufale e le analizzano.
Da chi sarà composta
A far parte del team saranno Riccardo Luna, Francesco Piccinini, David Puente, Ruben Razzante, Luisa Verdoliva, Roberta Villa, Giovanni Zagni e Fabiana Zollo. Il loro lavoro sarà coadiuvato dal personale del Ministero della Salute, dall’AgCom e dalla Protezione Civile.
Un pericoloso attentato alla Costituzione?
O qualcuno vive di bufale per turlupinare l’opinione pubblica e ha la coda di paglia?
(da agenzie)
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