LA TERZA GUERRA MONDIALE È GIÀ SCOPPIATA. E NON CE NE SIAMO ACCORTI: NEL REPORT ANNUALE DELL’INTELLIGENCE ITALIANA VIENE SEGNALATO “L’AUMENTO DEGLI ATTI DI VIOLENZA” DA PARTE DELLA RUSSIA CONTRO GLI STATI OCCIDENTALI
“COMPRESO IL SABOTAGGIO A SITI MILITARI O DI AZIENDE INTERESSATE AL SOSTEGNO DEGLI SFORZI MILITARI DELL’UCRAINA”… GLI 007 DEL NOSTRO PAESE SOTTOLINEANO I CONTATTI TRA GRUPPI DI DESTRA SUPREMATISTA E I JIHADISTI
“L’elemento innovativo rispetto alle modalità con le quali la Russia ha portato avanti le proprie campagne e azioni ibride negli ultimi anni è rappresentato da un aumento delle azioni di sabotaggio e degli atti di violenza. Il Cremlino sta quindi ampliando la portata e il ritmo delle proprie operazioni asimmetriche contro gli Stati occidentali, compresi atti fisici di sabotaggio a siti militari o di aziende interessate al sostegno degli sforzi militari dell’Ucraina, affidandosi anche a persone che non hanno cittadinanza russa così da potere meglio argomentare la propria estraneità alle operazioni”.
E’ quanto si legge nella relazione annuale dell’intelligence al Parlamento, presentata oggi nella sede dei servizi a piazza Dante. “La volontà russa di compiere azioni violente in Europa occidentale – secondo i servizi – sarebbe il segnale di una strategia finalizzata alla manipolazione della percezione di sicurezza delle opinioni pubbliche europee e alla delegittimazione dei Governi schierati a fianco dell’Ucraina. La Comunità intelligence italiana non ha riscontrato casi accertati di azioni di sabotaggio da parte russa nel nostro Paese, né sono stati registrati eventi di natura violenta sul territorio italiano riconducibili a quella matrice”.
007, in Italia contatti tra destra suprematista e jihadismo
“Nel 2024, si è confermato il trend di progressivo innalzamento del rischio derivante dall’estrema destra suprematista e ‘accelerazionista’ internazionale, che spesso si declina in rete attraverso la diffusione di incitazioni alla violenza nichilista, indiscriminata e d’impronta politica e razziale. In aumento sono risultati, infatti, i casi di radicalizzazione di soggetti giovani – anche minorenni – e di piccoli gruppi che sono in costante contatto con utenti di altre nazionalità tramite piattaforme digitali di messaggistica istantanea”.
E’ quanto si legge nella relazione annuale dell’intelligence al Parlamento, presentata oggi nella sede dei servizi a piazza Dante. “Recenti operazioni di polizia – scrivo i servizi – hanno fatto emergere come la minaccia stia progressivamente transitando dalla dimensione online a quella offline, evidenziando inoltre diversi casi di contaminazione tra questa forma di estremismo violento e altre matrici terroristiche.
Anche in Italia, infatti, come in altri Paesi europei – si segnala – sono stati rilevati punti di contatto tra la sfera della destra suprematista e ‘accelerazionista’ e quella jihadista. La giovane età degli individui coinvolti, una marcata fascinazione per la violenza, scarsa o assente preparazione religiosa e la presenza, in diversi casi, di problemi relazionali e vulnerabilità psicologiche, delineano una fisionomia della minaccia in continua evoluzione”.
(da agenzie)
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