LA TUNISIA STA VALUTANDO DI INSERIRE SALVINI TRA LE “PERSONE NON GRADITE”
FONTI VICINO AL GOVERNO CONFERMANO… NON SOLO LA CITOFONATA, PESA ANCHE UN PRECEDENTE VERGOGNOSO… ASSOCIAZIONE TUNISINI IN ITALIA QUERELA SALVINI
Quella citofonata non è proprio piaciuta, ed è un eufemismo, a Tunisi. Non c’è niente da fare: tra Matteo Salvini e la Tunisia, e i Tunisini, l’alchimia chimica è scattata. In negativo.
E oggi, confidano fonti autorevoli a Tunisi, c’è chi esorta il governo tunisino a dichiarare il leader della Lega, “persona non gradita”.
Una conferma in proposito viene dall deputato tunisino, Yassine Ayari, eletto nella circoscrizione Francia settentrionale, ha scritto al ministro dell’Interno della Tunisia proprio per impedire a Salvini di entrare nel paese africano e considerarlo “persona non grata”.
“Serve una posizione dell’Italia perchè non è la prima volta che Salvini ha atteggiamenti vergognosi nei confronti della popolazione tunisina”. Così il vicepresidente del parlamento tunisino Osama Al Saghir commenta, ai microfoni di Radio Capital, il gesto del leader della Lega che è andato a citofonare a casa di alcuni “presunti spacciatori” in un quartiere periferico di Bologna.
Per Al Saghir si tratta di “un gesto puramente razzista”. “Salvini continua ad essere razzista, sta minando le relazioni che ci sono tra le popolazioni italiane e tunisine”, ha detto il vicepresidente del parlamento tunisino, che ha poi voluto sottolineare come “i tunisini, tra cui quella famiglia, sono persone che lavorano, che pagano le loro tasse. E con quelle tasse il signor Salvini si fa lo stipendio. E’ inaccettabile”. Siamo sbalorditi, la Tunisia non merita un trattamento del genere”.”
Ridha Mechergui, presidente dell’Alleanza delle Associazioni dei Tunisini d’Italia, sta valutando di “adire le vie legali nei confronti di Salvini con una querela. La comunità tunisina vive in Italia da prima che Salvini nascesse, ha dato un contributo allo sviluppo dell’Italia: Salvini prima ha detto che la Tunisia manda qui delinquenti, ora gira per gli appartamenti dei cittadini, credo che non sia un comportamento civile”.
“Evidentemente il Salvini ha una visione parziale e non certo benevola della Tunisia, viste anche le sue precedenti scivolate…”, dice a Globalist una fonte vicina agli ambienti governativi di Tunisi.
La scivolata a cui la fonte fa riferimento, e che portò ad un passo dalla crisi diplomatica, data 3 giugno 2018: da Pozzallo, dove è in visita, il neo titolare della Farnesina si lascia andare a questa non certo benevola considerazione: “La Tunisia è un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini ma spesso e volentieri esporta galeotti”, affermò Salvini
L’imbarazzo regna sovrano alla Farnesina. Imbarazzo e irritazione visto che l’uscita elettorale di Salvini non aiuta di certo, confida una fonte diplomatica, a migliorare l’immagine del nostro Paese sulla Sponda Sud del Mediterraneo.
(da Globalist)
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