LA UE BACCHETTA L’ITALIA: “GIU’ LE MANI DAI MAGISTRATI, UNA GIUSTIZIA INDIPENDENTE ATTRAE INVESTIMENTI”
IL RISULTATO DEL MONITORAGGIO IN 27 PAESI: IN ITALIA OLTRE 800 GIORNI PER LE CAUSE CIVILI, FANNO PEGGIO SOLO CIPRO E MALTA
“Giù le mani” dai magistrati. E’ il monito rivolto alla politica italiana dal vice presidente della Commissione e commissario Ue alla giustizia, Viviane Reding, presentando a Bruxelles i risultati di un monitoraggio sulla giustizia pubblicato oggi, per la prima volta, dalla Commissione Europea, che pone l’Italia agli ultimi posti della graduatoria.
“Se vogliamo avere un sistema giudiziario indipendente – ha detto la Reding, rispondendo a una domanda sullo scontro fra politica e magistratura in Italia – lasciate lavorare i giudici in modo indipendente”.
“L’Italia e il governo Monti – ha sottolineato la Reding – sono consapevoli che il problema dell’efficienza del sistema della giustizia civile e amministrativa ha un impatto molto negativo sugli investimenti”.
Il commissario ha quindi spiegato che nell’ultimo anno ha “lavorato in stretto contatto con le autorità per riformare il sistema e renderlo più efficiente, affinchè i casi amministrativi trovino risposte più rapide e gli investitori abbiano certezza legale”.
Ma il lavoro “deve continuare”.
Tra le pieghe del rapporto Ue sulla giustizia, strumento per individuare obiettivi strategici per il funzionamento del sistema giudiziario nei 27 paesi membri, emerge che In Italia occorrono in media più di 800 giorni per risolvere i procedimenti giudiziari che riguardano cause civili e commerciali.
Nella classifica della lentezza delle cause civili e commerciali, l’Italia è terzultima in Europa, processi piu” lunghi si registrano solo a Cipro e Malta.
“L’attrattiva di un paese per essere un luogo dove investire e fare business è senza dubbio rafforzata dall’avere un sistema giudiziario indipendente ed efficiente – spiega il vice presidente della Commissione e commissario Ue alla giustizia, Viviane Reding -. E’ per questo che le riforme giudiziarie nazionali sono diventate una componente strutturale importante della strategia economica dell’Europa. La nuova ‘Classifica della giustizia europea’ avrà la funzione di un sistema di preallarme e aiuterà l’Ue e gli stati membri nei nostri sforzi per raggiungere una giustizia più efficace al servizio dei nostri cittadini e degli affari”.
Il vice presidente degli Affari economici e monetari, Olli Rhen, ha affermato: “Una giustizia efficiente, indipendente e di alta qualità è essenziale per un ambiente che favorisce il business. Questa nuova iniziativa della Ue aiuterà gli stati membri a rafforzare i loro sistemi legali e i loro sforzi per stimolare investimenti e creazione di posti di lavoro”
(da “La Repubblica“)
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