LA VENDETTA DI REGUZZONI SU MARONI: SUA SORELLA PRENDE 200 PREFERENZE IN PIU’ DEL GOVERNATORE
MARCO REGUZZONI E’ STATO LO STORICO RIVALE DI MARONI… DOPO IL FLOP DI MARONI A VARESE COMMENTA: “LA COSA MI FA SORRIDERE DI CUORE”
Il centrodestra vince il primo turno delle comunali di Varese: si va al ballottaggio tra l’imprenditore Paolo Orrigoni, 39 anni, scelto dalla Lega Nord ma sostenuto da 7 liste, e l’avvocato di 40 anni Davide Galimberti, militante Pd, sostenuto da 5 liste di cui 4 civiche.
Orrigoni ha raccolto il 47,1% dei voti, Galimberti il 41,9%.
«Ci dividono solo 1600 voti di differenza – osserva il leader della coalizione guidata dal Pd – la rimonta è possibile».
Il 19 giugno può succedere di tutto, ma intanto il caso che agita le elezioni di Varese è il sorpasso, in termini di preferenza, che diversi candidati hanno compiuto nei confronti del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, capolista della Lega Nord per il consiglio comunale, accreditato finora di 328 preferenze (manca l’attribuzione delle preferenze in una sezione, a causa di una contestazione).
Uno dei primi a commentare con puntiglio è stato l’ex capogruppo leghista alla camera Marco Reguzzoni, uno storico rivale interno di Maroni, che oggi si trova con un piede dentro e uno fuori dal movimento:
«Complimenti vivissimi a mia sorella Paola – scrive – con 500 preferenze è la più votata in consiglio comunale a Busto Arsizio. Il fatto che poi abbia preso 200 preferenze in più del presidente della Regione, capolista a Varese, mi fa sorridere di cuore».
Rivalità personali a parte, sul risultato del governatore si è scatenata anche una corsa al confronto politico elettorale.
L’assessore uscente di Forza Italia, Simone Longhini, l’ha detto con stile, ma l’ha detto: «Lascio parlare, come a me piace fare, i numeri: 333 preferenze, 5 in più del nostro ottimo presidente di Regione. Sono l’assessore della giunta Fontana più votato in assoluto».
In Forza Italia sono stati tre i candidati ad avere preso più preferenze di Maroni: il citato assessore Longhini, l’ex consigliere Mimmo Esposito e, seppure di poco, anche la giovanissima esordiente Carlotta Calemme.
Miss Preferenza va però cercata nella lista Pd, ed è la consigliera uscente Luisa Oprandi, candidata sindaco nel 2011, che ha realizzato un incredibile exploit con 774 voti personali.
Hanno superato la «quota Maroni» anche i consiglieri uscenti Andrea Civati, Giampiero Infortuna, Giovani Miedico, Fabrizio Mirabelli.
Nella lista «Varese 2.0», inoltre, il leader del movimento civico Daniele Zanzi è salito fino a 425 voti
((da “il Corriere della Sera”)
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