“LA MIA MISSIONE ERA FERMARE LA MELONI, L’ABBIAMO ROTTAMATA”: GIORGIA FINGE LA CRISI ISTERICA, ARRIVA TOTI CON IL SEDATIVO
LA MUSSOLINI DICE QUELLO CHE SAPEVANO TUTTI E ORA FANNO FINTA DI SCANDALIZZARSI: I LEPENOSI HANNO SOLO FATTO LA FINE DEI PIFFERI DI MONTAGNA
“La mia missione, per volere di Berlusconi, era impedire l’accesso della Meloni al ballottaggio”. Così Alessandra Mussolini, capolista Fi per il Campidoglio, in un’intervista al Messaggero racconta il retroscena della campagna elettorale per le comunali a Roma.
Una dichiarazione fa scoppiare, però, il caso politico.
Tanto più che la Mussoline dice di essere contenta del risultato ottenuto. “Io – dice – sono contenta. Anche se le elezioni, per Forza Italia e per Marchini, dovevano andare meglio”.
Mussolini dice di che “l’obiettivo è stato colpito. Meloni e Salvini, a Roma, volevano fare la pelle a Berlusconi e diventare padroni di tutto il centro-destra italiano ma non hanno fatto i conti la kamikaze che li ha abbattuti”.
Anche “Storace – prosegue Mussolini – aveva questo compito: pescare voti a destra e togliere ossigeno a Meloni”. E così, conclude, “l’abbiamo rottamata. Berlusconi domenica notte mi ha telefonato e mi ha detto: brava Ale, tu ti sei sacrificata per fermare la Meloni e la Meloni è finita male”.
La Meloni viene colta da crisi isterica: “Mussolini spiega che il suo obiettivo, come quello degli altri rottami arruolati nei bassifondi della politica in questa operazione di killeraggio, era solo di far perdere la coalizione formata da Meloni e Salvini, chissà in cambio di quale cortesia”.
Poi arriva il Gabibbo bianco Toti che porta il sedativo: “Chi, all’interno di Fi parla di un piano anti-Meloni, sta semplicemente farneticando. Una parte del nostro partito riteneva che Marchini potesse rappresentare una figura coerente con le aspettative del nostro elettorato. Evidentemente non era così, ma l’errore di valutazione non deve essere scambiato per inconfessabili quanto inesistenti piani oscuri”.
Peccato che il maggiordomo in livrea di Salvini e dei suoi amichetti leghisti sotto processo per peculato a Genova non dica che i fatti hanno dimostrato che “figura coerente con le aspettative del nostro elettorato” non è stata ricnosciuta neanche la Meloni.
(da agenzie)
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