LA VIGILIA DI BERLUSCONI: VA ORA IN ONDA LA TRATTATIVA
A 36 ORE DAL VERDETTO DELLA COMMISSIONE DEL SENATO, LA VIDEOCASSETTA PER I TG E LE VOCI SU UNA CONFERENZA STAMPA CON ATTACCO AI GIUDICI. MA IL GOVERNO (PER ORA) NON CADE
Meno uno. E il Cavaliere Condannato torna a Roma e in tv.
Già stamattina, assicurano da Arcore, i telegiornali saranno inondati dall’attesissimo videomessaggio di Silvio Berlusconi.
Senza la dichiarazione di guerra al governo Letta per l’eventuale bocciatura della relazione di Andrea Augello, domani sera nella giunta per le elezioni del Senato. Almeno così giurano quelli che l’hanno visto oppure letto solo il testo di B., siano essi falchi del Pdl o colombe dell’esecutivo delle larghe intese.
Un evidente segnale che la trattativa è in corso.
A cominciare dalla questione della grazia da chiedere al Quirinale.
Tra il fine settimana e ieri tutti gli indizi vanno in questa direzione.
Primo, il video sarebbe stato preparato con l’aiuto di Giuliano Ferrara, sostenitore del passo indietro di B. e teorico del Cavaliere Ayatollah, guida spirituale del centrodestra.
Secondo, le parole dello stesso Augello che ieri ha avuto una telefonata con B.: “Ho sentito Berlusconi, non è stata una lunga conversazione, ma non mi è sembrato particolarmente depresso. Sta riflettendo su una decisione importante da assumere, se confermare la fiducia al governo, se rimanere in carica, se aspettare il voto”.
È la conferma che l’ipotesi delle dimissioni è di nuovo in campo, secondo il percorso concordato da Gianni Letta e Confalonieri con il Colle per arrivare a un provvedimento di clemenza.
Terzo, infine, l’ammissione di Schifani di domenica scorsa sulla richiesta di grazia che potrebbe essere chiesta “dalla famiglia”.
Con questa chiave, quindi, andrà decifrato il videomessaggio registrato ieri a Villa San Martino, ad Arcore. Berlusconi lancerà il ritorno di Forza Italia e parlerà dei ministri del Pdl senza invitarli a lasciare l’esecutivo.
Spazio, ovviamente, tanto spazio “alla persecuzione giudiziaria di questi venti anni”, con il consueto rosario di numeri da sgranare.
Una fonte informata, categoria colombe, sostiene che “l’attacco ai giudici non è neanche così duro”. Ma è sul “fallo di reazione del Pd” che i falchi ripongono le residue speranze per una resa dei conti domani sera.
Oltre al video, forse diviso in due parti, il Cavaliere dovrebbe fare anche una conferenza stampa.
L’appuntamento dal vivo, nella sede di San Lorenzo in Lucina a Roma, è previsto per domani. Prima della giunta.
In caso di rinvio, slitta a giovedì. E a quel punto tutto è possibile.
Le varie opzioni di B. sono la spia del tentativo di appeasement in corso. E ad Arcore non è nemmeno sfuggito il pronunciamento di Enrico Letta a Porta a Porta, al netto di altre frasi più dure del premier, sulla questione del voto segreto in aula al Senato, quando arriverà la decadenza di B.: “Applicare regole per come sono scritte”.
Parole che segnano una distanza dai falchi del Pd favorevoli al voto palese.
A movimentare però la trattativa tra Arcore, Quirinale e Palazzo Chigi, ci sono le divisioni tra falchi e colombe del Pdl.
Un’intervista al Tempo di Daniela Santanchè alias la Pitonessa ha scatenato le reazioni dei moderati filogovernativi del Pdl.
La Santanchè ha attaccato Alfano, a dire il vero non una grande novità : “Sarà un partito presidenziale, senza segretario. Elimineremo tutti quei lacci e lacciuoli tra la gente e il presidente”.
Contro la Santanchè si è distinta la ministra Beatrice Lorenzin: “La Santanchè mi sembra lo scorpione sulla rana, dove Forza Italia è la rana che ci porta tutti fuori dal fiume, ma il suo istinto la porta a uccidere Forza Italia come lo scorpione fa con la rana”.
In questo teatrino di corte, potrebbe fare il suo arrivo Guido Bertolaso, per arruolare i Volontari Azzurri.
La linea sarà pure morbida, ma sempre meglio tenersi pronti per le elezioni anticipate.
Fabrizio d’Esposito
(da “il Fatto Quotidiano“)
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