LADRI IN PARLAMENTO: ALLA SENATRICE LEONE HANNO RUBATO IL CAPPOTTO
LA DENUNCIA IN UN POST DALL’ITALIANO CHE LASCIA A DESIDERARE
Cinzia Leone, senatrice del M5s nonché vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, denuncia il furto del suo cappotto che sarebbe avvenuto all’interno del Parlamento. La Leone lo ha denunciato con un post pubblicato su Facebook:
“Buongiorno care e cari, scusate lo sfogo ma sono profondamente INDIGNATA su quanto mi è accaduto, al transatlantico di Montecitorio, venerdì scorso al termine della votazione del PdR”.
Un fatto “impensabile”, si sfoga l’esponente dei 5 Stelle, “in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti”.
In un italiano non proprio perfetto che viene notato da parecchi commentatori al post, la senatrice su Facebook scrive: “Premesso che in aula non è consentito entrare con il cappotto lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel transatlantico ebbene il cappotto non l’ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani ma niente”.
Prosegue Leone: “Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand LSpagnoli, quel qualcuno lo ha RUBATO impensabile in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti”.
Passi per un errore di grammatica (tutti possono sbagliare, perfino i linguisti), ma qui le sviste sono parecchie, e alcune da matita blu.
Segni di interpunzione messi alla rinfusa, punti che mancano, preposizioni usate in modo improprio (“su” al posto del “per”), senza citare quel passato remoto che stona decisamente col contesto (e ci fermiamo qui).
Insomma, un italiano piuttosto involuto come viene sottolineato da molti commentatori in calce al post. Va bene la foga e la rabbia del momento, ma a conti fatti una rilettura al testo sarebbe stata opportuna.
(da agenzie)
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