L’AMAREZZA DELLE ONG: “SIAMO NOI IL CAPRO ESPIATORIO”
IL VERGOGNOSO PATTO ITALIA-FRANCIA-GERMANIA COLPISCE SOLO CHI FA DEL BENE AL PROSSIMO, NON I CRIMINALI E I RAZZISTI
“Siete un ‘pull factor’, trattate con i trafficanti, vi finanziano le mafie, i tassisti del mare, vi chiuderemo i porti. Siamo diventati noi il problema?”. Oscar Camps, fondatore di proactiva Open Arms Ong, affida a un tweet il suo sfogo dopo l’accordo Francia, Germania e Italia sull’emergenza migranti che prevede fra l’altro limiti e controlli sulle Ong attive nel Mediterraneo. “Forte preoccupazione” arriva anche dall’associazione delle Ong italiane.
E dal Forum del Terzo Settore secondo cui “l’Italia e l’Europa non devono impedire le operazioni di soccorso”.
La polemica sui soccorsi in mare continua e si arricchisce di un nuovo capitolo dopo l’ipotesi dei giorni scorsi di bloccare gli sbarchi di migranti alle navi gestite dalle Organizzazioni non governative.
La stretta alle Ong rischia di tradursi in un abbandono di fatto dei migranti al loro destino, sguarnendo l’area Sar dove operano all’80 per cento navi umanitarie e solo al 20 per cento navi di Frontex.
Aoi: “Così è stata data fiducia al governo Libico”.
Anche ‘Aoi, Cooperazione e solidarietà internazionale’ (è l’associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale), esprime “forte preoccupazione per quanto nei media emerge degli esiti del prevertice di Parigi”, che anticipa di pochi giorni il summit di Tallin, sul tema dei flussi migratori.
“Italia, Germania e Ue – afferma Aoi – hanno deciso di dare ‘fiducia’ e autonomia nel controllo dei flussi dei migranti e profughi al governo libico, che non ha rispetto alcuno dei diritti umani, con la conseguente piena e libera operatività alla sua guardia costiera, quella stessa che spara alle navi che salvano vite umane, anche a quelle della guardia costiera italiana; di colpire le Ong, limitandone fortemente l’operato umanitario e stabilendo livelli di controllo addirittura delle loro fonti di finanziamento”.
“In questi mesi – sostiene Aoi – Ong e associazioni impegnate nell’asilo e accoglienza dei profughi e migranti hanno inviato appelli, posizionamenti e proposte al governo italiano chiedendo incontri per un confronto e hanno sensibilizzato le reti sociali della solidarietà europea perchè chiedessero un impegno dei loro Paesi a fianco dell’Italia nell’affrontare la crisi umanitaria. Ma non questo tipo di impegno, teso a erigere nuovi ‘muri'”.
L’Aoi chiede che il Governo italiano incontri le rappresentanze Ong, il Tavolo Asilo e le associazioni tutte che stanno sulle navi della solidarietà nel nostro Mediterraneo per spiegare prima del vertice di Tallin quali sono le posizioni certe dell’Italia e quali le motivazioni: “L’Italia non si può permettere una divisione netta tra la politica e la società civile solidale e responsabile”.
(da agenzie)
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