L’ASSESSORE ALL’ECONOMIA DELLA REGIONE SICILIA, MARCO FALCONE (FORZA ITALIA) E L’EX VICEPRESIDENTE DELL’ARS, GAETANO ARMAO (AZIONE), SONO INDAGATI NELL’INCHIESTA SULLA “SOCIETÀ DEGLI INTERPORTI SICILIANI”
I REATI IPOTIZZATI SONO PECULATO E CORRUZIONE – AI DOMICILIARI L’EX DEPUTATO REGIONALE NINO D’ASERO (PDL) E L’IMPRENDITORE LUIGI COZZA
L’assessore regionale all’Economia, in qualità di ex assessore alle infrastrutture, Marco Falcone (Fi), l’ex vicepresidente del governo siciliano Gaetano Armao (Azione) sono indagati dalla Procura di Catania in un’inchiesta sulla Società degli Interporti siciliani Spa, azienda a totale partecipazione pubblica.
Nell’ambito della stessa indagine i carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari l’ex deputato regionale Nino D’Asero, l’imprenditore Luigi Cozza, l’amministratore unico della società, Rosario Torrisi Rigano, e una dipendente dell’azienda, Cristina Sangiorgi. Tra i reati ipotizzati, a vario titolo, peculato e corruzione.
Nel corso delle indagini di militari dell’Arma, condotte dal settembre 2019 al marzo 2021, sarebbero emerse le interferenze illecite che un ex deputato regionale avrebbe esercitato sull’allora amministratore unico della Società degli interporti siciliani spa per favorire una dipendente dell’azienda.
Tra le indebite ingerenze contestate, attraverso l’intercessione di alcuni politici regionali, ci sarebbe anche la revoca del licenziamento della donna che aveva falsamente attestato il possesso di una laurea. Coinvolto inoltre un imprenditore nel campo degli autotrasporti logistici, che mediante un accordo corruttivo con lo stesso amministratore unico, in cambio di un posto di lavoro di una parente del dirigente e di altre utilità, avrebbe goduto di agevolazioni per la propria società.
(da agenzie)
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