L’AUTOGOL DI SALVINI SULL’ANNUNCIO RAZZISTA SU TRENORD: “SI PENSI ALLA SICUREZZA DEI VIAGGIATORI”
QUALCUNO GLI RICORDI CHE E’ LUI CHE CI DEVE PENSARE, MAGARI NON SI E’ ACCORTO CHE E’ MINISTRO DEGLI INTERNI… DOVE SONO GLI AGENTI PER IMPEDIRE CHE I PASSEGGERI VENGANO IMPORTUNATI?
“I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perchè avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perchè avete rotto i c…”. È il messaggio, lanciato da una dipendente di Trenord attraverso gli altoparlanti di bordo, che hanno sentito ieri i passeggeri del regionale ‘2653’, che parte alle 12:20 da Milano per Cremona e Mantova.
Secondo ‘La Provincia di Cremona’, che riporta la notizia, sono stati numerosi i passeggeri a raccontare l’episodio sui social e a informare via mail l’azienda che gestisce i convogli, Trenord, la quale ha avviato un’inchiesta interna.
Trenord già ieri, 7 agosto, aveva giudicato grave e inqualificabile il messaggio a sfondo razzista diffuso dall’altoparlante di bordo.
Stando agli accertamenti, si è giunti a una dipendente dell’azienda che gestisce il servizio ferroviario regionale e che in quel momento era nel pieno delle sue funzioni.
Sulla questione è intervenuto, su Twitter, anche Matteo Salvini.
Per il ministro bisogna mettere al primo posto “la sicurezza dei viaggiatori”: “Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori… #Viaggiaresicuri è una priorità !”.
Un autogol clamoroso.
1) L’azione disciplinare nei confronti della capotreno è naturale: nessuno dipendente si può permettere di lanciare messaggi razzisti tramite il circuito interno di un treno. Se c’erano anomalie, doveva chiamare le forze dell’ordine.
2) Salvini è un disco rotto: il suo messaggio registrato da anni poteva avere senso politico quando governavano Renzi o Gentiloni ma ora chi deve assicurare la sicurezza dei viaggiatori ha un nome: Matteo Salvini.
Qualcuno lo avvisi che è lui il ministro degli Interni.
3) Se esistono molestatori e questuanti nelle stazioni, così come imprenditori e caporali che sfruttano gli immigrati, è perche evidentemente abbiamo un ministro degli Interni incapace di far rispettare la legalità e di garantire un filtro-presidio nelle stazioni, per il quale basta una banale ordine di servizio.
Se poi vuole difendere pure chi è autore di un annuncio illegale per accontentare quattro sfigati razzisti libero di farlo, ma è apologia di atto illecito.
E da incapace diventa pure complice.
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