L’AVANSPETTACOLO CONTINUA: “QUESTA E’ UN’AMMINISTRAZIONE FASCISTA, VERBALIZZO QUELLO CHE DECIDO IO”
IL SINDACO DI SERRA SAN QUIRICO (CENTRODESTRA) SI E’ RIVOLTO COSI’ ALL’OPPOSIZIONE
Come si rivolge un sindaco alla minoranza in consiglio comunale? Anche così: “Questa è un’amministrazione fascista. Verbalizzo quello che decido io”.
No, non è uno scherzo: è tutto vero. Succede a Serra San Quirico, 2mila 600 abitanti in provincia di Ancona. I fatti. La seduta consiliare del 28 luglio scorso è in pieno svolgimento. L’ordine del giorno è la variazione di bilancio, adempimento amministrativo che va fatto in tutti i Comuni – solitamente – entro fine luglio.
Due consiglieri di minoranza, uno del Pd, l’altra di Possibile, Debora Pellacchia, intervengono incalzando il sindaco Tommaso Borri, di una lista civica di centro-destra. Per altro su un tema “tecnico”, poco “politico”. Ma tant’è.
I due consiglieri – a detta del primocittadino, – avrebbero esercitato in modo pedante il loro sacrosanto ruolo di indirizzo e di controllo. Da qui l’intervento a gamba tesa, a dir poco perentorio, del sindaco. Che ‘sospende la democrazia’, diciamo così, e si impone spiegando appunto che l’amministrazione di Serra San Quirico è ‘fascista’ e che ciò che viene verbalizzato è quello e soltanto quello che decide lui: Borri.
“Un fatto gravissimo – spiega Pellacchia -. Il sindaco non rappresenta soltanto gli elettori e le elettrici della propria città, ma anche la Repubblica italiana. Repubblica. Certe parole, certi atteggiamenti – continua la consigliera – sono inaccettabili e da condannare, ancora più se avvengono dentro sedi istituzionali”.
(da agenzie)
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