LE DISPERATE GRIDA D’AIUTO DAI BARCONI ABBANDONATI IN MARE DA UN’EUROPA CRIMINALE: “CI SONO MORTI A BORDO, AIUTATECI”
ALARM PHONE DIFFONDE L’AUDIO-CHOC, MINORI A BORDO SENZA ACQUA NE’ CIBO
L’ultimo contatto è di ieri. Si sente la voce di una ragazza di 21 anni, parla in francese. Dice di essere incinta e di viaggiare con una bambina di sette anni, implora aiuto: ” La bambina sta molto male, non c’è acqua nè cibo. Ci dicono che vengono a prenderci ma non viene nessuno. Qualcuno può aiutarci per favore?”.
Poi parla un uomo: “Ci sono due morti, aspettiamo da quattro giorni, ci sono bambini svenuti, non sappiamo dove siamo, abbiamo bisogno di aiuto subito. Vi prego”.
Sono grida d’aiuto strazianti quelle che il centralino Alarm phone ha registrato e diffuso via twitter.
Arrivano da una delle quattro imbarcazioni, quella con 47 persone a bordo, che da giorni sono segnalate alla deriva nel Mediterraneo centrale senza che nessuno si muova in loro soccorso.
Una delle quattro barche, di legno, si è rovesciata ieri provocando un naufragio annunciato, confermato da Frontex. Uno degli aerei dell’agenzia europea ha ripreso le drammatiche fasi del naufragio, il barcone rovesciato e molte persone in acqua. Non sono ancora note le esatte dimensioni del naufragio, quante siano le vittime e di quale delle quattro barche si tratti.
Dalle chiamate ricevute e dal monitoraggio effettuato Alarm Phone stima in un migliaio le persone messe in mare nell’ultima settimana. Cinque barconi sono arrivati da soli in Sicilia, l’ultimo stamattina a Portopalo con 77 persone a bordo mentre ieri a Pozzallo era arrivato un gommone con 101 persone che sono già state poste in quarantena in un centro tra Comiso e Ragusa.
“Abbiamo detto alle persone sulla barca che le loro parole stanno raggiungendo molti ascoltatori. Erano felici di sapere che a Malta, in Italia e altrove si protesta contro la non-assistenza e si chiede soccorso. Speriamo non arrivi troppo tardi. Sono deboli e hanno poca batteria.”
– Alarm Phone (@alarm_phone) April 12, 2020
In zona sar libica si sta dirigendo anche la Aita Mari, piccola nave di una Ong spagnola
(da agenzie)
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