L’EDITORIALISTA DI “LA VANGUARDIA”: “HA VINTO SANCHEZ, IL PIU’ UMANO”
“L’IMMAGINE INTERNAZIONALE DELL’ITALIA NON CI GUADAGNA DI SICURO DA QUESTA VICENDA, SALVINI HA POCO DA CANTARE VITTORIA”
Non ha vinto il più forte, ma il più «umano»: se mai dovesse esserne tratto un film, «Aquarius», è chiaro che l’eroe della vicenda sarebbe Pedro Sà¡nchez, il nuovo premier socialista spagnolo, che strappa al mare e alla tempesta, anche se soltanto diplomatica, 629 disperati alla deriva; e apre loro il porto di Valencia.
Ma gli spagnoli saranno d’accordo con questa scelta?
Penso di sì. Ci sentiamo un popolo umanitario — ritiene Enric Juliana, vice direttore del quotidiano catalano La Vanguardia e attento osservatore della politica italiana, dopo molti anni di corrispondenza da Roma -. Per Pedro Sà¡nchez è stata una buona mossa: oggi è il suo primo giorno effettivo di lavoro, dopo aver organizzato la settimana scorsa tutte le cariche del suo governo. Con questa decisione ha voluto dimostrare di avere una capacità di iniziativa coerente con il suo discorso programmatico. Il centrosinistra ora è innamorato di Sà¡nchez, il Trudeau del sud Europa.
Sà¡nchez-Trudeau?
Credo che siamo di fronte a due archetipi politici. In Spagna Sà¡nchez arriva al governo con il concetto-Trudeau: più ministre che ministri nel suo consiglio, un discorso liberal-progressista, politiche di uguaglianza e di ortodossia economica. Tanto da mettere al dicastero dell’Economia la responsabile della commissione per il budget dell’Unione Europea. Mentre in Italia, il primo ministro Conte si presenta dedicando una sola frase alla parità di genere in un discorso di un’ora e mezza. Salvini arriva al Viminale seguendo l’archetipo di Putin, dell’uomo forte, che batte i pugni sul tavolo. Diciamo che Salvini sta a Sà¡nchez, come Trump a Trudeau. Naturalmente, la realtà di fondo è molto più complessa.
Intanto arriveranno altre navi…
È un problema di tutti. Si apre una discussione europea. Anche se ogni paese ha la sua agenda: in Italia si discute di tasse e immigrazione. In Spagna, di pensioni, perchè la popolazione sta invecchiando, e di unità territoriale, per l’indipendentismo catalano. Da noi la percentuale di migranti è forse superiore, rispetto all’Italia, ma per metà si tratta di latinoamericani. Capisco anche che Salvini canti vittoria, ma l’immagine internazionale dell’Italia non guadagna nulla da questa storia.
Chi accoglierà la prossima nave, allora?
Toccherà a qualcun altro. Ma neanche per l’Italia sarà facile chiudere di nuovo i suoi porti.
(da “il Corriere della Sera”)
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