L’ENNESIMA MARCHETTA AGLI EVASORI: DRAGHI TRADISCE 9 MILIONI DI ITALIANI
CONTRO L’ABOLIZIONE DEL CASHBACK INSORGONO TARDIVAMENTE M5S E PD, FESTEGGIANO SOVRANISTI E I COMMERCIANTI DISONESTI… NON VENGONO PIU’ TRACCIATI I PAGAMENTI
“La sospensione del cashback è un errore”. Dopo 12 ore di silenzio, un esponente del governo protesta ufficialmente contro lo stop deciso dal governo di Mario Draghi. Nella serata di lunedì, infatti, la cabina di regia dell’esecutivo, riunita a Palazzo Chigi, ha decretato la sospensione del meccanismo di premi e rimborsi per chi utilizza i pagamenti elettronici.
Un sistema voluto dal governo di Giuseppe Conte che aveva finanziato il progetto con cinque miliardi fino al giugno del 2022.
Draghi, però, ha deciso di cancellare il cashback con un anno di anticipo: una decisione arrivata a sorpresa e che sembra quasi uno sgarbo istituzionale nei confronti del suo predecessore, in queste ore impegnato nello scontro con Beppe Grillo per varare il nuovo statuto del M5s.
Proprio i 5 stelle protestano contro la scelta dell’esecutivo Draghi. Stefano Patuanelli, ministro dell’Agricoltura e capodelegazione del M5s al governo, si lamenta: “La sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”, ha detto Patuanelli a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo. “Un errore la sospensione del cashback che come strumento di incentivo all’utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all’evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione”, dice anche Fabiana Dadone, ministra delle Politiche giovanili.
Una linea alla quale si aggiungono a stretto giro i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera. “La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore – scrivono in un comunicato – Ha stimolato l’uso dell’app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L’incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa”.
I 5 stelle riepilogano i dati di sei mesi di cashback: “Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all’evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia”. “La sua sospensione è un errore e un pessimo messaggio”, twitta l’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
“Il cashback ha obbligato i negozianti furbetti a mettere il Pos, ha aiutato gli anziani ad attivare lo Spid e una carta alla Posta. Ha sostenuto i nostri giovani. Eliminarlo è folle”, scrive Carla Ruocco, presidente M5s della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario.
Nel dibattito interviene anche l’ex deputato dei 5 stelle Alessandro Di Battista: “Il Movimento continua a non toccar palla (cosa ampiamente prevedibile e prevista da chi non aveva altri interessi). Gongola la Lega, partito che non ha mai fatto della lotta all’evasione la sua ragion di vita e gongolano tutti quelli che mesi fa hanno attaccato questa semplice misura di buon senso a sostegno, soprattutto, della classe media. Il tutto mentre più o meno tutti i dirigenti del Movimento giurano amore eterno a Mario Draghi“.
Protesta contro l’abolizione del cahsback pure Michele Bordo, deputato e responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno. “Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo”, dice l’esponente dem. “Il cashback – ha continuato – ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”. Protesta pure Nicola Fratoianni di Sinistra italiana: “Dovevano bloccare i licenziamenti e invece hanno bloccato il cashback. Dovevano ascoltare le organizzazioni sindacali dei lavoratori e finora li hanno ignorati In sostanza, al di là degli slogan il governo dei migliori ha finora eseguito il diktat di Confindustria”, attacca.
Nelle scorse settimane, l’unico partito a chiedere esplicitamente l’abolizone del cashback era stato Fratelli d’Italia,
Meloni esulta definendo il cashback come “un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina”
(da agenzie)
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