L’ESTATE DEI DIVIETI E’ FINITA CON SOLE DIECI MULTE
TUTTI MOBILITATI CONTRO MASSAGGI, ZOCCOLI RUMOROSI, GIARDINIERI, CASTELLI DI SABBIA, SIGARETTE IN SPIAGGIA… TANTO RUMORE PER NULLA… ALLA FINE POCHE SANZIONI E TANTE CHIACCHIERE
A seguire certi telegiornali, in piena calura, sembrava che questa appena trascorsa, dovesse essere l’estate dei divieti. Persino autorevoli opinionisti italiani e la stampa anglosassone avevano stigmatizzato il “vietato divertirsi” in Italia, a causa dei tanti impedimenti con cui molti sindaci avevano lastricato le nostre spiagge.
Chi ci prendeva in giro, chi era d’accordo su un giro di vite, chi rivendicava il proprio diritto, almeno d’estate, a divertirsi senza troppi legacci.
Ogni giorno spuntava una nuova iniziativa, alcune veramente assurde cui si stentava a credere, ma che diventava oggetto di diatribe infinite tra i pro e i contro. Alla fine un rendiconto forse gli Italiani meritavano di averlo, ma con le prime piogge nessuno si è ricordato di farlo. Lo facciamo noi, premettendo che è stata la solita estate italiana… quella degli annunci roboanti, a cui non fanno seguito spesso i fatti concreti, come ci hanno abituati i politici, insomma, tanto per capirci.
I vari cartelli ” vietato fumare sul bagnasciuga”, “al bando gli zoccoli in città “, “proibiti i castelli di sabbia in spiaggia” tanto reclamizzati, non hanno prodotti sanzioni di sorta.
A Forte dei Marmi, in Versilia ogni giorno da luglio una task force di dieci uomini della polizia municipale vigilavano che venisse rispettata l’ordinanza per la messa al bando dei massaggi in spiaggia. In due mesi è stata elevata 1 sola multa…
Sempre nella stessa località i vigili urbani erano stati sguinzagliati per contestare l’eventuale reato di “taglio dell’erba del proprio giardino durante il week-end”. Anche in questo caso 1 sola contravvenzione: il sindaco ha commentato: ” è normale, nel fine settimana la gente si riposa”.
Ma se lo immaginava, viene da osservare, che l’ha emessa a fare l’ordinanza allora? Mah… misteri italici.
E’ andata meglio con il divieto di comprare merce da venditori ambulanti sulle spiagge, qua abbiamo toccato la vetta di ben 8 multe affibbiate anche a chi compra.
Scendiamo un po’ a sud e fermiamoci nell’isola di Ischia. Qua vigeva il divieto di camminare con gli zoccoli nel centro cittadino, un provvedimento acustico forse, ma che ha dato risultato zero, nessuna contravvenzione comminata.
Risaliamo in Veneto, ad Eraclea, diventata famosa per aver vietato di costruire castelli di sabbia sulla spiaggia, la notizia, ch era finita su tutti i giornali, non solo nazionali, in realtà era una bufala. Mai emessa alcuna ordinanza in tal senso da parte dell’amministrazione comunale di Eraclea, conferma il sindaco che precisa “per noi che viviamo del turismo balneare delle famiglie sarebbe un controsenso proibire i giochi sul bagnasciuga”. Nessuna ordinanza allora, quindi nessuna multa da memorizzare.
La stessa cosa è accaduta alla spiaggia al quarzo di Is Aruttas, nel comune di Cabras, in Sardegna, spiaggia di natura fossile con granelli grandi come chicchi di grano. Si era parlato di questa località come della prima “spiaggia no smoking” italiana.
In realtà non è proibito fumare, ma semplicemente “gettare gli oggetti sulla spiaggia, come sacchetti di plastica, pezzi di carta o mozziconi di sigaretta”. Anche in questo caso nessuna multa. A più di uno sorge spontanea una domanda: questi “annunci” non sono in realtà un modo di “far parlare di sè” sui media? Per crearsi un circolo pubblicitario a costo zero?
Certo che se va avanti questo andazzo, l’anno prossimo chissà che diavolerie e stranezze si inventeranno certi sindaci per farsi pubblicità … positiva o negativa che sia.
Come diceva Andreotti, non ha importanza se di te parlano bene o male, la cosa essenziale è che ne parlino… Ah, la saggia scuola democristiana…
Leave a Reply