L’EUROPA PREMIA OLEG SENTSOV, IL REGISTA UCRAINO OPPOSITORE DI PUTIN, E I LEGHISTI SPARISCONO DALL’AULA
CONDANNATO A CINQUE ANNI SOLO PER AVER MANIFESTATO IN PIAZZA CONTRO L’ANNESSIONE DELLA CRIMEA…I SOVRANISTI CHE VOGLIONO VENDERE L’ITALIA AI RUSSI NON POSSONO INIMICARSI IL LORO PADRONE
Dopo cinque anni di detenzione in Russia, il regista e attivista ucraino Oleg Sentsov ha potuto finalmente ritirare di persona il Premio Sacharov che l’Unione Europea gli ha assegnato l’anno scorso.
Oggi Sentsov, arrestato per aver protestato in Piazza Indipendenza a Kiev contro l’annessione della sua nativa Crimea alla Russia, ha ritirato il premio a Strasburgo dove l’Europarlamento è riunito in plenaria. Assenti dall’aula al momento della consegna del premio, tutti gli eurodeputati leghisti e gran parte dei loro colleghi sovranisti del gruppo “Identità e democrazia”.
Spiegazione ufficiale dalla delegazione del partito di Salvini: altri impegni pregressi hanno impedito agli europarlamentari del Carroccio di partecipare. Ma in aula non ce n’era nemmeno uno e questo all’Europarlamento ha alimentato gli interrogativi su un’assenza non casuale ma voluta, per non partecipare alla premiazione di un dissidente anti-Putin, dati i legami della Lega con Mosca.
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero, così chiamato in onore del fisico e dissidente politico sovietico Andrei Sacharov, viene assegnato annualmente dal 1988 a persone e organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali.
“E’ un grande onore e una grande responsabilità ricevere questo premio — ha detto Sentsov quando il presidente dell’Europarlamento David Sassoli gli ha consegnato il premio – Lo accetto non come un onore personale ma come un premio a tutti i prigionieri politici ucraini che sono passati dalle prigioni russe o che ci si trovano tuttora”.
I russi, ha aggiunto, “non vogliono la pace nel Donbass, non vogliono la pace per l’Ucraina, vogliono che viviamo in ginocchio, vogliono controllare la politica europea secondo i loro metodi e non possiamo permetterlo”.
“Lei è rimasto saldo nei suoi principi e nelle sue convinzioni e ha pagato per questo. Nessuno dovrebbe pagare un prezzo per la propria libertà — sono le parole di Sassoli – Sentsov è stato rilasciato ma molti altri, fra cui giornalisti e blogger come Stanislav Aseyev, sono tuttora tenuti in ostaggio in Ucraina orientale. Chiediamo insieme che vengano liberati”.
Condannato a 20 anni di reclusione per “aver tramato atti terroristici” contro il governo de facto russo in Crimea, Sentsov è stato rilasciato il 7 settembre 2019 come parte di un accordo di scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.
Amnesty International ha descritto il suo processo come “un processo ingiusto di fronte a un tribunale militare”.
Il regista è diventato un simbolo per i circa 70 cittadini ucraini illegalmente arrestati e condannati a sentenze molto severe dalle forze di occupazione russe nella penisola di Crimea. Sentsov ha fatto uno sciopero della fame da metà maggio 2018 al 6 ottobre 2018, quando l’ha concluso sotto la minaccia di venire alimentato con la forza.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply