IL BRACCINO CORTO DEI FAN DI SALVINI PER I TERREMOTATI ALBANESI
PERCHE’ NON DICEVANO “PRIMA I TERREMOTATI” QUANDO GOVERNAVA SALVINI E NON HA FATTO UNA MAZZA? … L’EUROPA CI HA AIUTATO CON UN MILIARDO DI EURO, NON SE NE FOTTE DEL PROSSIMO COME SONO ABITUATI A FARE I SOVRANISTI
Quando erano gli altri ad aiutare noi (e noi ad aiutare altri ancora)
Siamo ormai abituati agli slanci di generosità dei fan di Salvini e dei sovranisti. Abbiamo visto quanti si sono affrettati a mettere le mani avanti quando l’ex ministro dell’Interno lanciava una raccolta fondi a favore della vedova di Mario Cerciello Rega oppure Giorgia Meloni chiedeva di versare un contributo per la ricostruzione di Notre Dame, nel tentativo di dimostrare che sovranità non è il contrario di solidarietà .
Nel caso servisse un’altra dimostrazione il pretesto ce lo fornisce il terremoto di questa mattina sulla costa albanese.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato su Twitter di aver disposto «l’invio di uomini e mezzi di soccorso. Squadre di vigili del fuoco, personale della Protezione civile».
Una decisione che non è piaciuta al deputato della Lega e componente della commissione Esteri della Camera Paolo Grimoldi che ha parlato di «nobile gesto» ribadendo che «in questo momento l’Italia è in ginocchio per il maltempo».
Insomma «giusto aiutare l’Albania, ci mancherebbe, ma prima pensiamo a casa nostra e ai nostri cittadini e lasciamo ad altri Stati UE i soccorsi all’Albania».
Nel frattempo anche lo Stato Maggiore della Difesa ha annunciato la mobilitazione per aiutare la popolazione albanese.
Ma l’onorevole Grimoldi non è il solo. Anche nel post in cui Matteo Salvini esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà all’Albania colpita dal terremoto i commentatori non sono così d’accordo.
Prima gli italiani è il grido di battaglia che si leva dai social. Gli italiani sono stati ben educati dalla propaganda della Lega Nord e della Lega di Salvini ed ormai si tratta quasi di un riflesso condizionato. In fondo la lezione di Catechismo dell’ex ministro Lorenzo Fontana è stata molto chiara: aiutare prima gli italiani.
Sono tutti estremamente dispiaciuti e rammaricati, in fondo esprimere solidarietà a parole non costa nulla. Di gesti concreti invece meglio non farne, perchè c’è da pensare prima agli italiani. Soprattutto ai terremotati che sono ancora senza casa e sotto la neve.
Del resto si sa, il sovranista è uno che pensa sempre ai terremotati. Una volta è per lamentarsi degli immigrati negli hotel, l’altra perchè il governo è “razzista” nei confronti degli italiani.
Quando però c’è da chiedere a Salvini come mai — quando era parlamentare europeo — per due volte non ha partecipato al voto per stanziare i fondi per i terremotati, oppure quando il suo governo si è dimenticato di provvedere allo smaltimento delle macerie il sovranista si dilegua.
Eppure ne avrebbero di che chiedere conto, dal condono per Ischia alla bufala dell’emendamento della Lega approvato sull’esenzione per l’IMU nelle zone terremotate.
E così questa grande competenza, questo expertise maturato sul campo dei social, nella gestione del post terremoto si tramuta oggi in una bella bordata di indifferenza nei confronti degli albanesi vittime del terremoto.
Come se il sisma si curasse di confini o identità nazionali. Ed è curioso che quando la Lega era al governo nessuno abbia chiesto di “pensare ai terremotati“. Forse erano distratti?
Senza dubbio quello degli albanesi è un dramma, scrivono, ma perchè pensare all’Albania quando l’Italia “sta cadendo a pezzi”?
Inutile “fare la corsa ad aiutare gli altri quando noi abbiamo gli stessi problemi”, chiosa un’altra. Tutte persone che ritengono che lo Stato italiano non possa disporre di risorse, uomini e mezzi necessari a fronteggiare le emergenze domestiche e dare una piccola mano all’Albania nello stesso momento.
«Noi abbiamo ricevuto aiuti dall’estero per i nostri?» si chiede una pagina sovranista il cui autore è evidentemente sconvolto perchè sono partiti gli aiuti per gli albanesi. Ebbene: nel 2017 il Parlamento europeo (Salvini non c’era) ha approvato lo stanziamento da parte del Fondo di solidarietà dell’Unione europea di più di un miliardo di euro di aiuti all’Italia, il più grande aiuto economico mai stanziato dall’Unione Europea.
Nei giorni successivi al terremoto del 2016 molti capi di Stato e di Governo avevano espresso la loro solidarietà con promesse d’aiuto mentre aziende francesi hanno donato fondi per la ricostruzione post-sisma del 2016.
Quando è toccato a noi siamo stati aiutati. Così come in passato l’Italia non si è tirata indietro quando si è trattato di aiutare le vittime di disastri naturali all’estero.
Pensiamo solo alla missione della portaelicotteri Cavour dopo il devastante terremoto ad Haiti nel 2010 (ad un anno dal terremoto dell’Aquila), oppure ad altre incredibili missioni di soccorso come quella per salvare i profughi vietnamiti nel 1979. Nel 2010 l’Italia e l’Abruzzo portavano ancora i segni del devastante sisma del 6 aprile del 2009, eppure siamo andati ad aiutare gli haitiani. Forse proprio perchè sappiamo cosa vuol dire perdere tutto.
Qualcosa che evidentemente i sovranisti, nelle loro comode case, ignorano completamente.
(da “NextQuotidiano”)
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