FILIPPO ROSSI, LA “SARDINA” DI DESTRA: “E’ CHI L’HA DETTO CHE PER SENTIRSI SARDINA BISOGNA ESSERE DI SINISTRA?”
LO SCRITTORE E’ TRA I MODERATORI DEL GRUPPO DELLE SARDINE DI ROMA E MILANO: “LE PIAZZE NON SONO MAI TUTTE DI UN COLORE, SALVINI NON RAPPRESENTA TANTI ITALIANI DI DESTRA”
Il direttore artistico del festival Caffeina compare tra i moderatori della pagine Facebook Sardine Roma ( in compagnia di altri due viterbesi) e Sardine Milano. Anche lui sardina, insomma. Una sardina ante litteram.
Perchè il suo manifesto politico, contro la destra salviniana, lo aveva stilato prima che le sardine esistessero, strette strette in piazza Maggiore a Bologna.
È il suo libro “Dalla parte di Jeckyll — Manifesto per una buona destra”.
“Sto girando l’Italia da nord a sud — dice Rossi -. Ho fatto decine di presentazioni e altre sono in preparazione. Siamo già alla prima ristampa, il che mi rende orgoglioso. Questa mia piccola goccia nel mare delle sardine è senza dietrologie. Sto dando una mano a degli amici amministratori dei gruppi di Roma e Milano”.
Ma con le sardine ha in comune la disapprovazione dei metodi salviniani. Che non assomigliano affatto alla sua “buona destra”: moderata, laica, liberale e non rappresentata.
“È una destra che si fa sentire contro una politica fatta di rabbia, odio e propaganda — spiega Rossi -. Sono certo che c’è un popolo anche di destra che non accetta questo dominio di estremismo. Nel mio piccolissimo voglio rappresentarlo dicendo che in queste piazze bellissime può esserci anche una destra civile ed europea che fa sentire la sua voce”.
Quindi? Quale futuro per le sardine?
“Lascio queste analisi ai giornalistoni — scherza Rossi -. È un movimento spontaneo, non vedo un partito in nuce. Vedo una grande voglia di partecipare per dire che l’Italia non è solo quella lì e questo mi sembra già abbastanza. Non mi faccio illusioni. Non è una struttura partitica. I gruppi Facebook nascono come ogni tam tam spontaneo sui social. Se non avrò altri impegni andrò a manifestare a Roma. Il che non vuol dire buttarsi a sinistra: ci sono validi motivi, per uno di destra come me, per protestare contro questa destra. Il perchè lo spiego bene nel mio libro”.
(da TusciaWeb)
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