L’EX GOVERNATORE DELLA TOSCANA ROSSI (PD): “LA GIRAVOLTA DI SALVINI SPINTA DAI GRUPPI ECONOMICI DEL NORD INTERESSATI ALLE RISORSE DEL RECOVERY”
“LA SUA CONVERSIONE ALL’EUROPA E’ SOLO STRUMENTALE, GOVERNO IMPOSSIBILE CON LA LEGA”
Enrico Rossi boccia l’ingresso della Lega nel governo.
L’ex presidente della Toscana, esponente del Pd (attualmente è commissario del Pd umbro), articola questa sua convinzione in un lungo post domenicale su Facebook in cui spiega: “A mio avviso, non è credibile che questa coesione sia possibile con l’ingresso della Lega nella maggioranza” e riassume così la strategia della Lega: “La svolta europeista e responsabile di Salvini, avvenuta come un’illuminazione improvvisa nel giro di poche ore, non è certo ispirata, come lui dice, ai governi di unità nazionale voluti da Togliatti nel dopoguerra – scrive Enrico Rossi – nè al moderatismo democristiano di Santa Dorotea. Ben altra era la profondità e il travaglio dei personaggi di quelle vicende che il solo richiamarle e paragonarle all’oggi offende la verità storica e il normale senso del pudore.Piuttosto, la giravolta di Salvini sembra spinta dalla volontà dei gruppi forti del nord del Paese di avere più garanzie politiche di partecipazione alla divisione di una quantità grande di risorse come quella dei fondi europei”.
Poi aggiunge una considerazione: “Invece, per quanto riguarda il suggeritore politico, è assai probabile che a consigliare in Capitano, che solo pochi mesi fa chiedeva pieni poteri, sia stato il suocero Verdini (Denis Verdini, padre di Francesca legata sentimentalmente al leader della Lega), lo stesso che aveva indotto Berlusconi al patto del Nazareno.E dunque? Per valutare l’inopportunità di fare un governo con la Lega sufficiente verificare la congruità e la possibilità di raccordare i programmi tra forze politiche come Pd, Leu ma anche M5stelle, che con la Lega dovrebbero concorrere a sostenere Draghi”.
(da Globalist)
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