LIBIA, IL PORTO SICURO DEI CRIMINALI SOVRANISTI: ATTACCO DELLE TRUPPE DI HAFTAR A CENTRO MIGRANTI, 60 MORTI
INDIGNAZIONE DEL MINISTRO MOAVERO
Decine di migranti sono stati uccisi nel bombardamento che ieri notte un aereo dell’aviazione del generale Khalifa Haftar ha compiuto contro un centro per migranti che era accanto alla base militare di Dhaman, nell’area di Tajoura.
La base di Dhaman è uno dei luoghi in cui le milizie di Misurata e quelle fedeli al governo del presidente Fayez al-Serraj hanno concentrato le loro riserve di munizioni e di veicoli che sostengono i soldati che operano al fronte per fermare l’assalto a Tripoli lanciato dal generale della Cirenaica dal 4 aprile scorso.
“Nell’hangar in cui alloggiavano c’erano almeno 120 migranti”, ha detto Osama Alì, un portavoce dei servizi di soccorso del Governo di Tripoli: nella notte le ambulanze hanno fatto la spola con gli ospedali per trasportare i feriti ma si sono dovute occupare anche dello sgombro dei cadaveri, in una situazione di caos assoluto.
Mentre ieri notte si parlava di almeno 40 morti e 80 feriti, il bilancio questa mattina ha già raggiunto la cifra di 60 migranti uccisi.
Wolfram Lacher, un analista tedesco che segue l’evolversi della crisi in Libia, ha commentato scrivendo che “questo non è un attacco accidentale, il generale Haftar e gli Emirati Arabi Uniti sapevano che il centro migranti era affianco della base di Dhaman, l’avevano già bombardata un mese fa. Hanno accettato la possibilità di colpire il centro, sapendo che era pieno di civili”.
L’attacco è stato deciso da Haftar dopo la perdita della cittadina di Gharian, la settimana scorsa. L’esercito e le milizie alleate al governo nazionale di Tripoli hanno ripreso Gharian che per 2 mesi era diventata la base operativa della milizia di Haftar nell’attacco a Tripoli. A Gharian l’esercito di Serraj ha catturato una sala comando, ha ottenuto armi americane vendite agli Emirati che erano state passate ad Haftar.
Questa mattina il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha dichiarato che in Libia “occorre garantire immediatamente misure di seria protezione per i civili e, in particolare, trasferire i migranti che si trovano nelle strutture di raccolta in luoghi al sicuro dai combattimenti e sotto la tutela delle nazioni unite”.
Commentando il bombardamento di Haftar Moavero dice “apprendo con sgomento del bombardamento notturno a Tajoura, nei pressi di Tripoli, che ha colpito un centro per migranti, causando la morte di decine di persone, tra i quali donne e bambini, un’ulteriore tragedia che mostra l’atroce impatto della guerra sulla popolazione civile”.
Il ministro conferma “la netta condanna dei bombardamenti indiscriminati di aree civili, si accompagna all’appello a fermare un aggravarsi delle ostilità che mette continuamente in gravissimo pericolo vite umane e distrugge infrastrutture essenziali per la popolazione”. Secondo Moavero, “occorre garantire, immediatamente, misure di seria protezione per i civili e, in particolare, trasferire i migranti che si trovano nelle strutture di raccolta in luoghi al sicuro dai combattimenti e sotto la tutela delle Nazioni Unite”.
(da agenzie)
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