LIGURIA, LA COLATA DI CEMENTO DI TOTI: POSSIBILE COSTRUIRE ANCHE NEI PARCHI E I SINDACI NON POTRANNO OPPORSI
LA MARCHETTA DEL GABIBBO BIANCO E DELLA LEGA ALLA LOBBY DEI PALAZZINARI: ORA QUALCUNO AVRA’ PIU’ CHIARO CHI RAPPRESENTANO
«Faremo ripartire il “motore”, semplificando gli interventi privati, le ristrutturazioni». Ai lavoratori dell’edilizia che in consiglio regionale hanno portato la disperazione di un settore in crisi (4000 posti di lavoro persi negli ultimi cinque anni, in Liguria), l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola, aveva risposto così.
È stato di parola, senza dubbio: perchè il Piano casa annunciato dalla giunta Toti è una cura da cavallo.
O meglio del cemento, come non si vedeva dal 2009 e da quel Piano casa firmato Burlando-Ruggeri i cui strascichi, la giunta uscente, si è portata dietro fino agli ultimi giorni.
Ebbene: la giunta Toti riprende quel Piano, in origine un pacchetto straordinario con scadenza a fine 2011 (prorogata più volte) e lo amplia generosamente, concedendo più metri cubi, trasformazioni più facili e autorizzazioni su eventuali varianti tutte accentrate sulla Regione, con un impoverimento del ruolo, e del potere di veto, di Comuni e Province.
La bozza di legge
La delibera, salvo sorprese, sarà approvata dalla giunta domani.
Il Secolo XIX ha potuto studiare una bozza del Piano, licenziato dal direttore generale dell’Urbanistica Pier Paolo Tomiolo e affinato in riunioni di maggioranza, con le associazioni di categoria e in contatto con le Soprintendenze.
Le principali novità , in un territorio così sensibile, dopo i ripetuti disastri alluvionali, faranno molto discutere.
Perchè l’impianto riprende e “potenzia” non poco le facoltà – in teoria provvisorie, studiate per contrastare la crisi – concesse dalla norma del 2009.
Come? Estendendo le possibilità di costruzione nei Parchi naturali, ad esempio, e cancellando alcuni vincoli che erano diventati un incubo per i costruttori liguri.
Se per il Piano vecchio gli interventi “incentivati” non erano possibili nel Parco dell Cinque terre, di Portofino e di Portovenere, ora sono concessi anche in questi parchi.
Di più: vengono allentati i vincoli anche su tutti gli altri.
Ancora, dai bonus del Piano attuale sono esclusi gli abusi edilizi condonati: con le modifiche di Toti il comma sparisce.
E’ alzata la soglia di incremento per edifici tra mille e millecinquecento metri cubi, sparisce il vincolo di destinare il 20% di alloggi a “edilizia abitativa convenzionata”, in caso di demolizione e ricostruzione dei fabbricati. Il tutto con un incremento del volumi di ben il 35%, prima non consentito.
Tra le disposizioni che decadono la possibilità per i Comuni di opporsi.
Emanuele Rossi e Roberto Sculli
(da “il Secolo XIX”)
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