LISCIA, GASATA O BROCCARELLA?
PROVINCIA E COMUNE SI CONTENDONO L’ACQUA DEL RUBINETTO, INVITANO I CITTADINI A BERLA E REGALANO BROCCHE…PECCATO CHE FONTE-REPETTO E BROCCO-ASSESSORI NEI LORO UFFICI POI BEVANO ACQUA MINERALE DI MARCA… AL POPOLO LA CANNA, AI NOTABILI ACQUA SELEZIONATA PER GASATI
Quest’anno il Comune di Genova ha deciso di non lasciarla passare “liscia” a chi aveva l’anno scorso inaugurato l’iniziativa. La Sindaca Vincenzi brucia il presidente della Provincia in volata e si aggiudica la campagna pubblicitaria ” Acqua di San Giorgio – genovese pura”, in collaborazione con Iride, per promuovere l’uso dell’acqua potabile distribuita dagli acquedotti genovesi. Acqua pura, di qualità , sicura, dal sapore intrigante… Ogni italiano consuma in media 210 litri di acqua minerale l’anno, pari a 140 bottiglie da 1,5 litri, una abitudine che costa cara al portafoglio e all’ambiente. La riscossa dell’acqua di rubinetto parte da Genova, con una campagna realizzata dall’agenzia Opera di Torino, che prevede l’affissione di manifesti stradali e locandine sugli autobus. L’Assovetro fornirà come sponsor 10mila bottiglia e 3mila brocche, contrassegnate con il logo di San Giorgio, che saranno distribuite gratuitamente nei prossimi giorni, previsti appuntamenti a Palazzo Ducale, nel “water bar” ( non leggete male, grazie) e in Piazza Campetto, dove scorrerà a fiumi l’acqua delle condotte, non per i soliti guasti alla linea e conseguenti schizzi stradali, ma per una volta per celebrare la riscossa dell’acqua nostrana. Chi porterà 10 contenitori in plastica, avrà diritto a una brocca ( non ci riferiamo alle assessore, trattasi di caraffe, sempre a pensar male voi…)
Ma chi aveva avuto la primogenitura di una iniziativa di tal portata ( d’acqua)? Riconosciamolo su, per una volta…ebbene sì, del presidente della Provincia Repetto che l’aveva patrocinata l’anno scorso con lo spot ” Imbrocchiamola giusta” ( di cattivo auspicio, direi, avrà portato sfiga, vista la sua gestione). L’assessore Briano si sciacquava la bocca l’anno scorso in un peana travolgente “L’acqua è un patrimonio essenziale, non va sprecata, quella che arriva nelle nostre case è buona da bere, di ottima qualità , prendiamo l’abitudine a berla”. E anche Repetto si immedesimò nella madre di tutte le battaglie ( e le bottiglie), si diede uno sguardo allo specchio e decise che l’idea consona era un brocco, quindi optò per la brocca. E ne furono regalate a centinaia al popolo festante e assetato…
Ma, ahimè “passata la festa, gabbatu lu santu”, una domanda sorge spontanea: durante le commissioni, il consiglio prov, le riunioni di giunta, le riunioni di settore, negli stipetti degli assessori e dei dirigenti, ci sono forse fresche brocche di acqua pura di rubinetto? O non centinaia di bottigliette di acqua di marca, gasata e naturale, a disposizione dei richiedenti? Ogni settimana una sostanziosa fornitura di bottigliette di plastica prende la direzione degli uffici della Provincia: per lenire la sete dei brocchi non ci vuole più la brocca? Ma come, era così buona, la consigliavate al popolo e voi vi bevete l’acqua minerale di marca? Lisci, gasati e broccarelli….non ne imbroccate una giusta davvero…
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