LIVORNO, MAGGIORANZA M5S IN BILICO, SI REGGE PER UN SOLO VOTO
E MOLTI NON HANNO PRESO BENE L’ADDIO DI LEMMETTI
La maggioranza grillina a Livorno si regge in piedi per un voto (17 a 16) e dopo l’addio di Gianni Lemmetti, che è andato ad assumere la carica di assessore al bilancio a Roma, secondo il Messaggero Filippo Nogarin sarebbe a rischio.
Secondo il quotidiano la maggioranza pentastellata ha maldigerito il cambio:
E così una settimana fa si sono messi in moto i responsabili degli enti locali del M5S, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, per trovare una soluzione, anzi la soluzione. In una triangolazione con l’avvocato Luca Lanzalone, sempre più centrale e ascoltato, e non a caso artefice del concordato di Aamps (la società di rifiuti livornese) insieme con l’allora assessore Lemmetti.
Una scelta che Nogarin ha subìto e che è stata presa all’insaputa della maggioranza grillina, alle prese con i soliti travagli interni. Giusto per ricordare: in tre anni la maggioranza pentastellata ha perso tre consiglieri, passati all’opposizione e quindi adesso balla per un voto.
Ecco perchè il prestito in comodato d’uso gratuito di Lemmetti a Roma ha riacceso malumori e la volontà di un paio di consiglieri di uscire dal gruppo per dare l’appoggio esterno a Nogarin.
Non è stato «garbato» nè il metodo («Poco da M5S» si sfogano nelle chat) nè il merito dell’operazione.
Perchè il vecchio assessore al Bilancio, per quanto pittoresco e dai modi spicci era visto come un pilastro della giunta, soprattutto per il lavoro svolto sulle partecipate.
Ma il problema c’è. E tra un mese ci sarà da votare il bilancio: primo passaggio politico con la nuova assessora. Nervi tesi, chat roventi, post sibillini su Facebook. Film già visti a Roma, che si ripetono in scala ovunque.
Il sindaco Nogarin giusto ieri ha detto al quotidiano il Telegrafo, che «il dibattito c’è, il malumore da parte degli attivisti pure e il dibattito in maggioranza è abbastanza forte».
Un’ammissione che stona con la voglia di dissimulare. Ma, continua il sindaco, «non mi sento di dire che in questo momento la tenuta del consiglio e della giunta siano a rischio».
(da “NextQuotidiano”)
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