LO SPALLANZANI RICEVE DALLO STATO SOLO 3,5 MILIONI DI EURO L’ANNO, IN FRANCIA L’ANALOGO ISTITUTO PASTEUR 289 MILIONI DI EURO: LA POLITICA DOVREBBE VERGOGNARSI
LA RICERCA IN ITALIA E’ UNA CENERENTOLA, POI SI LAMENTANO PERCHE’ I MIGLIORI CERVELLI SONO COSTRETTI AD EMIGRARE
Lo Spallanzani è un’eccellenza italiana della ricerca dove si trova uno dei due laboratori italiani di livello di biosicurezza 4, il massimo livello di sicurezza per “svolgere attività con materiali infetti o esperimenti microbiologici che presentano, o sono sospetti presentare, un alto rischio sia per chi lavora in laboratorio, sia per la comunità ”.
L’Istituto dallo Stato riceve un finanziamento di appena 3,5 milioni di euro l’anno. Soldi che dovrebbero servire a mantenere in efficienza le macchine e i laboratori e a pagare gli stipendi del personale, circa settecento dipendenti dei quali 400 medici, infermieri e sanitari. Ma non bastano, e per fortuna che ci sono i bandi e i finanziamenti europei a colmare la lacuna.
In questo senso forse parlare di “successo italiano” non aiuta molto a far capire quanto poco l’Italia (intesa come Stato) ci metta negli istituti di ricerca.
Lo Spallanzani non è l’unica Cenerentola visto che i 51 IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati, vale a dire i centri di eccellenza per la ricerca medico-scientifica, si devono spartire una torta di appena 159 milioni di euro l’anno.
Se volete fare un confronto l’Institut Pasteur on Francia ha da solo un bilancio di circa 289 milioni di euro l’anno. Non sono tutti soldi pubblici, lo Stato Francese contribuisce direttamente con 58,9 milioni di euro l’anno ai quali vanno aggiunti altri 54 milioni di euro di ulteriori finanziamenti pubblici (per un totale di 113 milioni di euro). Circa il 39% del bilancio dell’istituto è da finanziamenti pubblici, il resto sono donazioni, sponsor, vendita di brevetti e servizi. Questa è la vera “gara” sulla quale l’Italia può e deve competere.
(da agenzie)
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