L’UCRAINA COME LA SIRIA? PUTIN AVREBBE SCHIERATO GLI ESPERTI IN “BARILI-BOMBA” CHE CAUSANO EPLOSIONI DEVASTANTI
SECONDO IL “GUARDIAN” 50 TECNICI SIRIANI SONO STATI TRASFERITI IN RUSSIA… SI TRATTA DI BOMBOLE RIEMPITE DI ESPLOSIVO E FRAMMENTI DI METALLO, MA IN ALCUNI CASI ANCHE DI CLORO
L’Ucraina come la Siria. Putin schiera gli esperti in barili-bomba che causano devastazione e sofferenza. La rivelazione è del quotidiano britannico The Guardian che ieri ha raccontato: cinquanta tecnici siriani, specializzati nella fabbricazione di questo tipo di ordigni micidiali, sono stati trasferiti in Russia. La loro missione è organizzare una campagna simile a quella vista nel Paese medio-orientale anche in Ucraina.
Secondo le fonti di intelligence, citate dal quotidiano britannico, questi specialisti sono atterrati in Russia qualche settimana fa per addestrare i militari di Putin. Per questo, da tempo, è diffuso un allarme sul possibile uso delle armi chimiche da parte dell’esercito russo. Come funzionano i barili-bomba? Sono bombole riempite di esplosivo e frammenti di metallo, ma in alcuni casi anche di cloro, e in Siria venivano lanciati dagli aerei, causando centinaia di vittime.
Non è certo la prima volta che Mosca, per questa feroce aggressione dell’Ucraina, si sta affidando ad armi micidiali: ha già lanciato due missili ipersonici e proprio ieri sono state segnale bombe a grappolo su Kherson che hanno causato tre morti.
L’altro giorno un attacco missilistico su Lozova, nella regione Kharkiv, ha danneggiato mille appartamenti e undici strutture scolastiche.
Il ricorso però ai barili-bomba, sa sarà confermato, rappresenterà un ulteriore imbarbarimento dell’azione militare dei russi, che non sta risparmiando i civili, come dimostrano le stragi di Bucha o del teatro di Mariupol. Secondo gli analisti citati da The Guardian, «i barili bomba – esplosivi grezzi confezionati in fusti e sganciati da un elicottero – sono stati usati, con effetti devastanti, durante la guerra siriana».
Il regime di Assad è stato anche regolarmente accusato di aver riempito contenitori di cloro e di averli fatti cadere su paesi e città che erano controllate dall’opposizione, provocando centinaia di morti e scatenando un diffuso allarme.
Senza armi di difesa antiaerea, l’opposizione anti-Assad ha avuto pochi strumenti per contrastare la supremazia dell’esercito siriano. Qui però emerge una differenza rispetto alla situazione di partenza dell’Ucraina che potrebbe giocare a favore di Kiev e rendere inefficace il ricorso a questo tipo di arma.
Le truppe ucraine hanno già dimostrato di sapere usare con precisione i missili terra-aria che hanno a disposizione e grazie ai quali hanno, in più occasioni, abbattuto caccia ed elicotteri russi. Secondo un funzionario europeo anonimo, citato da The Guardian, «è probabilmente il motivo per cui non abbiamo ancora visto questi specialisti attraversare il confine».
Si sa che la capacità di sfruttare le bombe-barili c’è, ma i russi sanno anche che non è così scontato che potranno usarle senza avere pesanti perdite. I numeri sono forniti dagli ucraini e quindi vanno letti con prudenza, però ad oggi risultano esserci non solo 29mila soldati dell’esercito di Putin caduti in questa guerra, ma anche 204 caccia e 171 elicotteri russi abbattuti, ai quali si aggiungono 470 droni e 13 navi.
In sintesi: una cosa è, cinicamente e senza pietà, lanciare quelle bombe in Siria dove le forze anti governative non hanno armi difensive, un’altra è farlo in Ucraina dove l’esercito di Kiev si sta rivelando ben armato e ben addestrato.
The Guardian però fa anche un’analisi sul numero di mercenari che fino ad oggi sono arrivati dalla Siria per combattere al soldo di Putin: «Le fonti ritengono che tra gli 800 e i 1.000 siriani si siano offerti come volontari. Il Cremlino ha promesso loro stipendi compresi tra i 1.500 e i 4.000 dollari al mese, fino a venti volte l’importo che riceverebbero nel loro Paese dove il crollo dell’economia ha ridotto pesantemente il valore della valuta locale».
I centri di reclutamento sono stati allestiti a Damasco, Latakia, Hama e Homs e «le reclute sono schierate sotto contratto con il gruppo Wagner, l’organizzazione militare privata russa, che ha svolto un ruolo di primo piano nell’assunzione di mercenari a sostegno delle missioni all’estero dei russi».
Il gruppo Wagner è stato schierato anche in Ucraina, si ipotizza almeno 500 uomini, e probabilmente ha avuto un ruolo anche nelle atrocità commesse a Bucha. Siriani, ma anche libici, secondo quanto detto dallo Stato maggiore ucraina, sono stati uccisi in battaglia a Poposna.
(da agenzie)
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