L’UNICEF PREMIA L’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA PER I SUOI ANGELI DELL’ARIA
RICONOSCIMENTO PER IL SUO IMPEGNO QUOTIDIANO NEL SOCCORSO DEI BAMBINI
Il premio è meritato sul campo. Anzi, in cielo.
Dove gli uomini dell’Aeronautica militare italiana volano ogni per molte ore solo per portare a termine la più speciale delle missioni.
Non per difendere i confini o attaccare qualche nemico minaccioso, ma per portare in salvo tanti bambini.
Piccoli che fanno i conti con le malattie già dalla nascita, che rischiano di morire o che vivono in zone d’Italia dove gli ospedali non sono sufficientemente attrezzati per curare patologie che sui neonati appaiono ancora più ingiuste. Ogni volta che un bambino ha bisogno di essere salvato, i militari dell’Aeronautica sono già pronti. Il loro aereo è in pista 24 ore su 24: decolla da Ciampino e nel minor tempo possibile arriva in ogni angolo d’Italia.
Spesso anche all’estero: quando un italiano ha bisogno di cure urgenti e ci sono migranti che rischiano la vita per inseguire il sogno di una vita lontano dalla guerra o quando c’è un italiano che ha bisogno di cure urgenti.
Viaggi disperati ma quasi sempre salvifici. Ed è anche per questo che proprio all’Aeronautica militare italiana l’Unicef ha consegnato il suo premio. «Per l’altissima professionalità — si legge nella motivazione — e il profondo senso di umana solidarietà nell’individuare e soccorrere i migranti in pericolo, riducendo i rischi, che talvolta si tramutano in tragici episodi, soprattutto per i più piccoli e indifesi».
Il lavoro delle squadre dell’Arma azzurra è costante, giorno e notte. Ogni giorno dell’anno. Perchè le chiamate arrivano all’improvviso e da quel momento in poi non c’è più un secondo da perdere. Con una motivazione che è sempre fortissima: salvare un bambino vale più che vincere una guerra. Senza portare a casa una medaglia.
(da “La Stampa”)
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