L’USO SMODATO DI SMARTPHONE, PC E DEVICE HA SCATENATO UN'”EPIDEMIA” DI DOLORI CERVICALI E ARTICOLARI
LA “SINDROME DA COLLO DA SMARTPHONE”, ANCHE CONOSCIUTA COME “TECH-NECK” È SEMPRE PIU’ DIFFUSA E PUÒ PROVOCARE DOLORI, PROBLEMI ALLA MOBILITA’ E L’USURA DEI DISCHI INTERVERTEBRALI.. TUTTA COLPA DELLA POSTURA INNATURALE, CHE ASSUMIAMO PER GUARDARE I CELLULARI, CHE COSTRINGE I MUSCOLI A UNO STRESS ECCESSIVO: CON UN’INCLINAZIONE DI 60 GRADI
Si vedono ovunque: sugli autobus, in metropolitana, al ristorante. Persone di tutte le età, ingobbite verso lo schermo di un cellulare o un iPad, completamente rapite da quei pochi centimetri quadrati di schermo. Parliamo degli “smobie”, gli zombie dello smartphone.
Stando chini in avanti ore e ore, giorno dopo giorno si può arrivare a sviluppare una particolare forma di “cervicale” tecnologica o da iperconnessione. Subito identificata come sindrome “Tech(o Text) Neck” o “Sindrome da collo da smartphone”. Sempre più diffusa. Perché questa postura innaturale, con il collo proteso in avanti, condanna ad uno stress continuo i muscoli del collo, che poi presentano il conto sotto forma di cefalee (soprattutto muscolo-tensive), contratture muscolari, scrosci articolari a carico del collo e delle spalle.
La stessa cosa accade a chi passa molte ore chino sulla tastiera del computer. Quando si guarda in basso verso lo schermo, i muscoli della parte posteriore del collo sono costretti ad un super-lavoro per tenere la testa, contro la forza di gravità. È come se il capo pesasse sempre di più, fino a sfiorare i 30 chili, quando è inclinato di 60°.
E così via a testa china, per mesi e mesi fino a quando a farne le spese non sono più solo i muscoli del collo, ma la sua stessa struttura ossea, cioè la colonna cervicale con le sue articolazioni e i dischi intervertebrali che vengono usurati, fino a compromettere la mobilità stessa della colonna e a portare alla comparsa di sintomi quali dolore cervicale, vertigini, formicolii, addormentamento o riduzione della forza a carico lungo gli arti superiori, per compressione di una radice nervosa a livello del collo.
LA PAUSA
Ma allora come alleviare questi sintomi? La prima cosa è cercare di tenere il telefono in borsa o in tasca, anziché vivere in continua simbiosi con lui. Conviene affidarsi a sane regole di buon senso In primo luogo, qualunque sia l’attività (o l’inattività) che si sta facendo, è buona regola muoversi spesso, alzandosi e camminando, anche solo intorno alla scrivania, almeno una volta ogni 30 minuti.
La sedentarietà è infatti un importante fattore di rischio per le malattie cardio-vascolari e per il sovrappeso. Oltre ad alzarsi dalla sedia (o dal divano), è di aiuto fare degli esercizi di stretching per il collo, le spalle e la schiena, per allungare e decontrarre i muscoli. Quando si lavora al computer o si sta seduti alla scrivania, è bene usare una poltroncina ergonomica, con un buon supporto lombare e la possibilità di inclinare all’indietro lo schienale di 25-30°, per evitare di stare curvi in avanti e gravare con il peso della testa sul collo
Lo schermo del computer va posizionato a 50-75 cm di distanza dagli occhi e alla loro altezza (eventualmente utilizzando un supporto o sollevandolo con una pila di libri).[…] Molto importante infine è curare la posizione del collo e delle spalle durante il riposo notturno. Un cuscino o un materasso sbagliati possono peggiorare i danni fatti durante il giorno.
(da il Messaggero)
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