M5S SI PREPARA A RAGGI INDAGATA, C’E’ ARIA DA FINE IMPERO
I VERTICI ESAMINANO IL CONTRATTO FIRMATO TRA LA RAGGI E IL M5S… C’E’ CHI SPINGE PER UNA SOLUZIONE DRASTICA
Tra Campidoglio e Montecitorio, sul versante 5Stelle, si respira un’aria da fine impero, anche se forse l’impero non è mai cominciato.
Nessuno ha mai creduto che qualche cambio di casella e di assessori potesse arginare la crisi dell’amministrazione targata Virginia Raggi.
Il timore infatti che la sindaca venga un giorno raggiunta da un avviso di garanzia non ha mai lasciato spazio all’ottimismo, e la possibilità dell’iscrizione del primo cittadino nel registro degli indagati aumenta di ora in ora: “Dobbiamo capire se prima o dopo Natale”, dice rassegnato un parlamentare romano dopo che l’Autorità anticorruzione ha dichiarato il conflitto di interessi nella nomina di Renato Marra, fratello di Raffale, l’ex capo del personale capitolino finito in carcere per corruzione.
Una nota pubblicata dall’Anac getta ancora di più i grillini nella disperazione di un fallimento annunciato: “La situazione di palese conflitto di interessi era conosciuta dalla Sindaca”, si legge.
Parole che lasciano poco spazio all’interpretazione. Nel caso specifico Raggi, consapevole del conflitto — si legge nella delibera — avrebbe dovuto esonerare Raffaele Marra da ogni partecipazione, anche se solo “meramente pedissequa”, all’atto di nomina del fratello Renato.
“Ormai — come dice più di qualcuno ben informato — si vive alla giornata, nell’attesa del giudizio”.
E quindi i vertici pentastellati esaminano il contratto firmato tra il sindaco e il Movimento 5 Stelle per capire come gestire un’eventuale iscrizione nel registro degli indagati.
In realtà Raggi ha l’obbligo di dimettersi solo in caso di condanna in primo grado. Tuttavia viene anche specificato che il sindaco si impegna a dimettersi se, “in seguito a fatti penalmente rilevanti” si viene iscritti nel registro degli indagati e “la maggioranza degli iscritti al M5S mediante votazione in rete decida tale soluzione nel superiore interesse della preservazione dell’integrità del Movimento”.
Questo è ciò che prevede il contratto firmato dal sindaco ed è su questi due punti che i vertici stanno ragionando.
Cioè se sottoporre o meno alla rete il giudizio su Raggi se dovesse essere iscritta nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. Comunque sia il primo cittadino continua a dire che valuterà cosa fare.
Il Movimento però, sul fronte nazionale, è sempre più diviso tra chi vuole una soluzione drastica e chi invece preferisce temporeggiare.
Oggi intanto è arrivato un nuovo segnale di commissariamento del sindaco da parte dei vertici.
A Massimo Colomban, che ha rinunciato all’incarico di vicesindaco, è stato affidato il compito di lavorare allo snellimento burocratico, alla riorganizzazione e velocizzazione della macchina amministrativa.
Deciderà dunque sugli incarichi e sul personale, per scongiurare nuovi casi come quello del fratello di Raffaele Marra.
Pertanto Raggi sembra sempre più sola e lo dimostra anche l’immagine consegnata durante la cerimonia di auguri al Quirinale con le più alte cariche dello Stato.
Alla ribalta fino a pochi mesi fa, salutata dall’allora premier Matteo Renzi durante gli eventi ufficiali e all’incasso dei complimenti come la novità politica, ieri il sindaco di Roma si è trovata spesso in disparte. Come si vede nelle immagini Raggi si è soffermata per poco tempo e poi è scappata via, probabilmente raggiunta da una telefonata che le ha comunicato la bocciatura del bilancio, da parte della ragioneria del Campidoglio.
Ora il consiglio comunale di Roma ha tempo fino al 28 febbraio per approvare il bilancio, naturalmente riscritto secondo le tante osservazioni dell’Oref.
Se anche con questa proroga il bilancio previsionale non dovesse vedere la luce, il Campidoglio rischia il commissariamento, quindi lo scioglimento dell’aula e un contraccolpo politico tutto a spese del Movimento 5 Stelle.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply