MA CHI FANNO VOTARE? LICIA RONZULLI E’ UNA MANAGER SANITARIA O UNA ADDETTA A SMISTARE LE RAGAZZE NELLE CAMERE A VILLA CERTOSA?
LA STRANA CANDIDATURA IMPOSTA NEL NORD OVEST DAL PREMIER…IN LIGURIA IL PDL INVECE CHE APPOGGIARE UNA LIGURE FA AVERE MIGLIAIA DI PREFERENZA ALLA RONZULLI…MA A RICEVERE A VILLA CERTOSA LE RAGAZZE IMMAGINE, PROVVEDERE AL RICAMBIO DELLE FANCIULLE E ASSEGNARE LE STANZE C’E’ LA RONZULLI…MA CHE LAVORO FA?
Avevamo già dedicato un articolo a una vicenda che ha creato parecchi disagi nel Pdl ligure, come diretta conseguenza dell’esito delle recenti elezioni europei. Vediamo di riassumere in sintesi.
Il ministro Scajola, alla ricerca di un candidato ligure da presentare alle Europee, dopo aver ricevuto parecchi dinieghi da esponenti locali del partito, aveva individuato nella docente universitaria Susy De Martini una candidatura percorribile.
La Susy accetta e si mette al lavoro ( in un mese di campagna elettorale pur contrastata riesce a sorpassare quota 19.000 preferenze). A metà del guado, essendo persona piuttosto diretta, si accorge che qualcosa non va e denuncia alla stampa che i maggiorenti locali di Forza Italia, invece che appoggiarla, in quanto unica candidata ligure, in realtà aiutano in modo sfacciato Licia Ronzulli, candidata milanese, raccomandata dal premier e alla quale si organizzano presentazioni conviviali, con lo scopo di assicurarle un bel pacchetto di preferenze liguri.
La Susy spara a zero, subito dopo l’esito elettorale che la vede raggiungere un posto prossimo ai primi dei non eletti: accusa il coordinatore regionale del Pdl, Michele Scandroglio, di essere arrivato al punto su Facebook di invitare ufficialmente i liguri dal suo sito personale a indicare come voto di preferenza la Ronzulli.
La brutta vicenda termina con l’abbandono del Pdl da parte della De Martini che si presenterà con una propria lista alle prossime regionali e un visibile imbarazzo nel Pdl.
Nella pagine genovese de “Il Giornale” vanno in onda le accuse alla De Martini che non si sarebbe comportata bene accusando i vertici locali del partito, ma nessuno si interroga quanto fosse corretto da parte del coordinatore regionale indicare una preferenza verso una candidata lombarda, chiacchierata dalla stampa in quanto una delle tre giovani “spinte” da Berlusconi verso Strasburgo in maniera pacchiana.
Non a caso la sconosciuta Ronzulli esce alla grande con oltre 39.000 preferenze nel collegio Nord Ovest, di cui alcune migliaia raccolte anche in Liguria.
Già ci eravamo chiesti: ma chi è questa Ronzulli? Da dove viene? Che meriti avrebbe acquisito sul campo per avere la strada spianata verso il Parlamento europeo?
Non è una velina, rispondevano dal Pdl, è una fisioterapista, dicevano i denigratori.
La versione ufficiale che alla fine era arrivata la dava come “responsabile del coordinamento delle professioni sanitarie al Galeazzi di Milano” (concetto molto vago), con un passato di volontariato in Bangladesh con l’onlus “Progetto sorriso nel mondo”.
Certificato che il premier è stato pure testimone alle sue nozze, non eravamo molto convinti della sua candidatura, ma avevamo evitato di infierire, aspettando che potesse smentire coi fatti le interpretazioni astiose delle malelingue.
Ebbene ora, dai verbali della magistratura di Bari e da interviste concesse da Barbara Monreale, 23enne ragazza immagine, amica di Patrizia D’Addario, e presente alla ormai famosa cena a Palazzo Grazioli, emerge un’altra attività della Ronzulli.
Premesso che anche “il Giornale” cita Barbara Monreale come teste attendibile in quanto, pur confermando al 100% il racconto della D’Addario, sulla nottata a Palazzo Grazioli, parla positivamente del premier, la Monreale ricorda di essere stata invitata a metà gennaio a Villa Certosa in Sardegna ( con compenso di 1.000 euro), viaggio in aereo privato da Ciampino.
Sentite cosa risponde a domanda: “Chi la accolse a Villa Certosa?” da parte del giornalista.
“ Mi accolse Licia Ronzulli. E’ lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze”.
A questo punto qualcuno dovrebbe chiarirci se la Licia coordina “le professioni sanitarie” al Galeazzi di Milano o lavora alla reception di Villa Certosa in Sardegna o se ha ancora per caso un terzo ruolo non meglio specificato presso la villa del premier.
Perchè un conto è essere anche lei ospite, un conto avere un compito di smistamento nelle camere delle ospiti, nonchè fissarne il ricambio dopo un tot di giorni.
Fermo restando che ciascuno nella vita è libero di esercitare la professione che meglio le si attaglia, abbiamo delle forti perplessità sulla compatibilità di tale attività con quella di parlamentare europea. E i dirigenti regionale del PdL erano a conoscenza di quanto sopra? E si sono sperticati nel farle avere migliaia di preferenze lo stesso?
E che devono pensare tanti elettori di centrodestra che l’hanno votata?
Forse sarebbe opportuno cominciare a vedere sulla scrivania una bella serie di lettere di dimissioni…
Chi vota a destra è una persona onesta e ha diritto a non essere per lo meno preso per il culo.
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