MACRON: “SARO’ UN UOMO LIBERO”
IL 63% DEI FRANCESI E’ CON LUI, UN ANNO FA IL SUO PARTITO NON ESISTEVA NEMMENO: “SONO FUORI DAGLI SCHEMI, NON AMANO LA MIA LIBERTA’? PEGGIO PER LORO, NON DEVO NIENTE A NESSUNO”
«Io continuerò a essere me stesso, sono fatto così, da sempre. Non mi metterò a scimmiottare un personaggio destinato a convincere i miei detrattori. Sarò libero. Libero di diventare banchiere d’affari quando venivo da una famiglia dove non c’erano mai stati banchieri. Libero di abbandonare quel mondo in prevalenza di destra, che pensava io fossi pazzo perchè andavo a unirmi a una squadra di sinistra (all’Eliseo con Hollande, ndr). E ancora libero poi di lasciare il governo. Non amano questa mia libertà ? Peggio per loro».
Nelle ultime ore della campagna elettorale Emmanuel Macron dà forse il meglio di sè. In questi mesi è stato accusato – talvolta a ragione – di essere troppo ecumenico, di volere convincere tutti fino a rischiare la vacuità , di coltivare troppo il veltroniano «ma anche» cioè quella voglia di tenere sempre insieme tutto e tutti, figli dell’indipendenza algerina e nostalgici dell’Algeria francese, omosessuali e oppositori alle nozze gay, liberisti e affezionati alla protezione sociale.
Soprattutto, all’estrema destra e all’estrema sinistra, lo hanno inchiodato all’identità più imperdonabile negli ambienti del diffuso anticapitalismo francese, l’essere stato banchiere (e da Rothschild, poi, tutto un simbolo per i tentati dell’antisemitismo).
Ieri sera, nell’ultima intervista prima del voto finale di domani, in diretta web su Mediapart.fr, Macron ha dato un’altra immagine di sè.
Meno ingessato e controllato, più deciso e libero di esercitare il potere che i francesi sembrano pronti ad attribuirgli. «Libero» perchè Macron ritiene di non dovere niente a nessuno, neanche a quelli che domani lo voteranno più in odio a Marine Le Pen che per amore nei suoi confronti.
Rinfrancato dalla chiara vittoria nel duello tv con Marine le Pen, rassicurato dall’ultimo sondaggio Ifop che lo dà in crescita, al 63% contro il 37% della leader del FN, il favorito per l’Eliseo ha chiacchierato in modo informale, seduto in mezzo a una redazione che lo critica ma lo voterà comunque.
È stato un bilancio dei mesi passati, e uno sguardo verso la stagione all’Eliseo che si apre. «Sono stato oggetto di attacchi assurdi – ha detto Macron –. I conti Twitter dell’estrema destra, per esempio, hanno rilanciato all’infinito l’immagine in cui mi pulisco le mani, aggiungendo che avevo appena stretto la mano a un pescatore. Il perfetto e odioso uomo delle èlite che disdegna il popolo. Ma avevo partecipato alla pesca all’anguilla, prendetela voi in mano un’anguilla, è appiccicosa, mi pulivo per l’anguilla, mica per il pescatore».
Le fake news, da quelle sulla vita privata agli inesistenti conti alle Bahamas, hanno tormentato la sua campagna. Macron adesso parla con la sicurezza di avere battuto anche le falsità .
«Sarò il più giovane presidente della Quinta Repubblica, e al comando di una forza politica che non esisteva neppure un anno fa», aveva detto la mattina alla radio Europe 1, dopo avere visitato la cattedrale di Rodez poco lontano dal comizio di giovedì sera ad Albi, nel Sud della Francia.
«So che non potrò godere di una luna di miele presidenziale, non si può più fare il presidente come nel 1958. I cinque anni che ci aspettano saranno atipici, assisteremo a una ricomposizione politica».
Il Partito socialista è pressochè scomparso, la destra repubblicana rischia di frantumarsi dopo avere perso un’elezione che a gennaio sembrava già vinta da Franà§ois Fillon, e Macron vuole «andare in fondo a questa rifondazione».
«C’è una destra reazionaria, nazionalista e anti-europea intorno a Le Pen. E una forza progressista, europea e riformatrice che mi sostiene unendo sinistra di governo e destra gollista».
Senza paura di sfidare il destino.
(da “il Corriere della Sera”)
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