MACRON SPIAZZA TUTTI: “HOTSPOT IN LIBIA DA QUESTA ESTATE, BASTA MORTI NEL MEDITERRANEO, ANDIAMO A PRENDERLI NOI”
FILTRO E SELEZIONE IN LIBIA PER CHI HA DIRITTO ALL’ASILO: MACRON PROPONE QUELLO CHE L’EUROPA AVREBBE DOVUTO FARE DA TEMPO… “NON VOGLIO PIU’ VEDERE DONNE E BAMBINI VAGARE PER LE STRADE, TUTTI HANNO DIRITTO A UN ALLOGGIO DEGNO”
La Francia aprirà in Libia hotspot per l’esame delle domande di asilo dei migranti: lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron a margine di una visita al centro d’accoglienza per rifugiati di Orlèans.
“Conto di farlo da questa estate”, ha detto.
L’idea è di istituire centri per richiedenti asilo “in modo da evitare che la gente si prenda dei rischi folli, quando non tutti hanno le caratteristiche per ottenere l’asilo”.
I centri, ha aggiunto il presidente, saranno allestiti “in tempi brevissimi. La gente, andiamo noi a prenderla”.
E ha proseguito annunciando: “Voglio inviare missioni dell’Ofpra (l’ufficio francese di protezione dei rifugiati e degli apolidi) negli hotspot italiani e sono pronto a inviarli in Libia”, evocando anche la possibilità di creare centri in Niger.
“Gli altri Paesi europei sono riluttanti, cercheremo di farlo con l’Europa. Ma noi, la Francia, lo faremo”.
E a proposito dell’eventualità ventilata da Macron di intervenire senza l’Europa, Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato ai microfoni del Gr1: “La sfida contro l’immigrazione illegale si risolve con scelte europee. L’Europa deve parlare con una voce sola, muoversi insieme. Iniziative unilaterali possono essere anche iniziative di buona volontà ma non sono utili alla soluzione del problema”.
Ma non spiega perchè l’Europa non l’ha ancora fatto.
Anche Paolo Gentiloni ha commentato l’iniziativa francese, sostenendo: “Sinceramente noi stiamo alla nostra agenda che ci impegna sul piano dell’accoglienza a cui non rinunciamo, che ci vede impegnati a discutere con le Ong una serie di regole e che ci vedrà nei prossimi giorni impegnati con un passo ulteriore di assistenza alle autorità libiche per il controllo del loro territorio”.
Macron, a chiusura del suo intervento, ha ricordato inoltre che “in Libia nei campi, in capannoni, in condizioni neanche minime di umanità , ci sono tra le 800mila e il milione di persone”. E ha ripetuto la necessità di “stabilizzare la Libia”.
Il presidente francese martedì 25 luglio nei pressi di Parigi ha patrocinato l’incontro tra il premier libico Fayez Serraj e il generale Khalifa Haftar, che si sono impegnati per un cessate il fuoco.
Non si sa se il primo ministro libico riconosciuto dall’Onu e l’uomo forte di Tripoli abbiano sottoscritto il progetto di creare dei centri per “filtrare” i migranti che dalle coste libiche partono alla volta dell’Ue, sbarcando essenzialmente nei porti sulle coste italiane.
Per quanto riguarda i migranti già presenti nel territorio francese, Macron ha aggiunto: “Non voglio più vedere gente per le strade. La prima battaglia è fornire un alloggio degno. Vedo dappertutto degli alloggi di fortuna: non voglio più donne e bambini per le strade”, auspicando “sin dal primo minuto” l’avvio dell’iter amministrativo per ciascun migrante.
Ora attendiamo i fatti, il segnale va nella direzione giusta.
(da agenzie)
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