MALTA CHIUDE TUTTO: BAR, DISCOTECHE E NIGHT, STOP ALLE FESTE IN BARCA, MASCHERINE OBBLIGATORIE
TROPPI I GIOVANI SENZA REGOLE… NOTIZIA DEDICATA AI CAZZARI SOVRANISTI CHE VOGLIONO INFETTARE L’ITALIA
Meglio tardi che mai. Dopo aver minimizzato per settimane, Malta prende una drastica decisione con la chiusura di bar, discoteche e locali notturni per paura del Coronavirus. L’isola della “perdizione” — questo l’aggettivo attribuito alla movida maltese — rischia di mandare all’aria parte della preziosa stagione turistica.
Un’isola che ogni anno attrae migliaia di ragazzi, soprattutto giovanissimi, vuoi per i bassi costi, vuoi per le sue spiagge incantevoli, vuoi per la movida sfrenata tra discoteche, night e ristoranti.
Come scrive il Times of Malta, bar, discoteche e locali notturni resteranno chiusi a partire da mercoledì, a eccezione di quelli che includono i ristoranti.
Le feste in barca saranno vietate mentre le crociere saranno consentite a patto che si rispetti il distanziamento sociale. Proibiti assembramenti con più di 15 persone; salvi i matrimoni.
Attenzione però: no ai buffet, solo cibo e bevande serviti a tavola. Le mascherine d’ora in poi saranno obbligatorie in tutti gli spazi pubblici al chiuso. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Chris Fearne.
Verrà stilata anche una lista di Paesi a rischio. Chi arriverà da questi posti sarà tenuto a presentare un tampone negativo, esattamente come avviene in Italia. Lista che sarà aggiornata ogni settimana.
Quello che succede a Malta è stato raccontato a Open da una comitiva di ragazzi in viaggio di maturità sull’isola. Tutti e nove, infatti, sono tornati in Italia e hanno scoperto di essere positivi al virus. Il motivo? «Eravamo delle mosche bianche, quasi gli unici a portare le mascherine. Gli altri, soprattutto polacchi e tedeschi, non la indossavano nemmeno all’ingresso. Fuori dalle discoteche c’era la fila», ci hanno confidato.
Insomma, altro che distanziamento sociale, altro che mascherine.
Così l’Italia è corsa ai ripari obbligando tutti coloro che rientrano da Malta, Grecia, Spagna e Croazia — i quattro Paesi considerati in assoluto più a rischio — a sottoporsi al rientro a un tampone (rimanendo, intanto, in isolamento domiciliare).
Il pericolo — che si è rivelato più che fondato — era che i vacanzieri, soprattutto i più giovani, non rispettassero le regole efficaci per il contenimento del Coronavirus. Mascherina, distanziamento sociale e pulizia delle mani.
I dati che vengono dalle autorità sanitarie maltesi iniziano a preoccupare: +69 casi nelle ultime 24 ore con un record di +72 contagiati sabato e +63 domenica. 607 casi attualmente positivi, 1.375 quelli totali da inizio epidemia.
(da agenzie)
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